Erba, tra auto e ciclisti
una convivenza da inventare

Dopo l'aggressione in centro, emerge una questione in gran parte legata a una mancanza di educazione civica e stradale. Ne parlano i sindaci della zona. E con una ciclabile...

ERBA - Tanti ciclisti impegnano l'unica via che porta al Ghisallo nel fine settimana e alcuni non hanno una grande cognizione del Codice della strada, soprattutto non ritengono il segnale di stop un cartello a loro dedicato. Dall'altre parte c'è un'arteria viaria inadatta ad una convivenza pacifica fra bicicletta e automobile, non ultimo la condotta a volte arrogante degli automobilisti. Insomma i sabati, ma soprattutto le domeniche, sull'unica via che porta al Ghisallo sono per entrambi i fruitori della strada un calvario. Per altro l'area sembra voler assecondare questa indole cicloturistica con vari progetti: una pista per mountain bike a Lasnigo, un ricovero bici presso la stazione di Erba, dei percorsi tra i laghi. Mancano però le piste ciclabili. Una situazione che stigmatizza anche il sindaco di Magreglio, paese del Ghisallo, Giovanna Arrigoni.
«Sicuramente sulla strada c'è troppa maleducazione, da parte dei ciclisti e degli automobilisti – spiega -. I primi però dovrebbero rispettare maggiormente gli altri utenti, tenendo un comportamento più corretto. In questo purtroppo non li aiuta la strada che porta al Ghisallo, eccessivamente stretta. Doveva essere realizzata una ciclabile Monza – Ghisallo che non è mai stata ultimata, sono stati realizzati piccoli tratti, ma non ci si muove per risolvere il problema. Si potrebbe poi pensare ad una targa per le biciclette».
Sulla ciclabile interviene anche il presidente della Ciclistica Erbese Gabriele Cerutti: «E' incredibile come hanno cercato di far passare per ciclabile quella riga disegnata sull'asfalto salendo verso Caslino d'Erba, è la dimostrazione di una mancanza di rispetto nei nostri confronti. Alcuni di noi non si comportano in modo corretto sulle strade, questo è vero, ma mancano leggi e regolamenti chiari e non ci si mette in condizione di circolare in sicurezza. Sulla Lecco – Mandello siamo costretti a passare per tre chilometri su un tratto di super che decade da essere superstrada, con le auto che sfrecciano a cento orari. Ad Onno dobbiamo transitare nelle gallerie».
Non è un paese per ciclisti: «Purtroppo no. Poi ultimamente abbiamo letto del ciclista che ha aggredito due automobilisti in Corso XXV Aprile, quello non è un ciclista, se è andata così è solo una persona violenta. Non si può portare in giro lo spray al peperoncino, lo spirito è sbagliato».
Il sindaco di Erba Marcella Tili vorrebbe vedere una città a due ruote: «Noi crediamo molto nella bicicletta e nelle vie dedicate, alla stazione dei treni vorremo fare una piccola officina per le bici. Mi sto' poi impegnando personalmente perché venga ripreso e seriamente il percorso ciclabile Monza – Ghisallo, realizzato per brevi tratti».

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