Centro sportivo a Caglio:
si cerca l'accordo

Un centinaio di persone, sabato sera, all'assemblea per discutere del futuro del parco giochi chiusi dal parroco che ha chiesto al Comune il pagamento dell'affitto. All'assemblea, però, mancava proprio la controparte: don Valentino Viganò

CAGLIOC'era un centinaio di persone, sabato sera, all'assemblea per discutere del futuro del campo sportivo e del parco giochi chiusi dal parroco che ha chiesto al Comune il pagamento dell'affitto. All'assemblea, però, mancava proprio la controparte: il parroco don Valentino Viganò
«Ma Don Valentino dov'è?» qualcuno ha chiesto ad alta voce e il brusio si è immediatamente diffuso nella sala. Oggi, comunque, una delegazione dell'amministrazione comunale incontrerà don Valentino per cercare quell'accordo che sembra comunque lontano.
Il parroco nelle scorse settimane ha chiuso il parco giochi e il campo sportivo, chiedendo all'amministrazione un affitto di seimila euro l'anno per un impegno complessivo di sei anni più sei. Fulcro della discussione, anche il rischio per i bambini e la responsabilità che, a detta del parroco, ricadrebbe sempre su di lui.
Da qui la volontà di passare dal comodato d'uso all'affitto, mentre si parla anche della possibilità d'acquisto da parte dell'amministrazione delle strutture. Il problema, rimarcato anche nel corso della partecipata serata, è che con la chiusura del campo sportivo si mette a rischio la stagione estiva della Pro Caglio, mentre per quanto riguarda il parco giochi don Valentino ha garantito la sua riapertura dal prossimo mese.
«Ben venga se riapre il parco dei piccoli, noi siamo felici – ha spiegato Vittorio Molteni sindaco di Caglio sabato sera -. Se al posto di occuparci noi della manutenzione la svolge lui, per noi è solo un'incombenza in meno. Noi però crediamo che la proposta di comodato d'uso per questi tre mesi, con un ulteriore assicurazione su eventuali incidenti togliendo la responsabilità alla parrocchia, sia una buona proposta. Nel contempo discuteremo del futuro degli spazi».
Da parte di amministrazione e cittadini si è rimarcato lo sforzo fatto negli anni per l'adeguamento del campo sportivo, con impegno anche di diverse ore da parte dei volontari e spese per il comune: si sono rifatti gli spogliatoi, il manto, l'illuminazione.
In paese lo scontento nei confronti del parroco è forte. Per esempio, c'è la lettera di Gaetano Losapio che non usa mezzi termini: «Io credo che Caglio avrebbe bisogno di un parroco diverso, un parroco ruspante di montagna, non una persona così – spiega -. La Pro Caglio che fa vivere la stagione estiva ai cagliesi ed ai villeggianti, si trova costretta ad annullare il programma in quanto non può usare il campo sportivo per le sue manifestazioni, creando un danno a tutti. “Lasciate che i pargoli vengano a me… Ma prima pagatemi l'affitto”».

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Eco di Bergamo L'assemblea di Caglio