Maretta sul Consorzio dei laghi
«Ha un tesoro da spendere»

il sindaco di Bellagio al presidente: «Eviti che i soldi finiscano agli amici»

BELLAGIO Il Consorzio del Lario e dei Laghi minori utilizzato in modo clientelare per convogliare voti a favore di una parte politica escludendone altre. Questa l'accusa del sindaco di Bellagio,Angelo Barindelli,in replica all'attacco portatogli da Luigi Lusardi, presidente del Consorzio.
«Barindelli dovrebbe spiegare quanti interessi privati ci sono dietro alcune operazioni pubbliche a Bellagio - diceva mercoledì Lusardi - Ci sono delle operazioni particolari che non riuscirà a compiere per intero. Chieda perché gli hanno presentato dieci progetti per il Grande Bretagne e non ne va bene neanche uno. Poi attacca perché vuole apparire, perché vuole candidarsi in provincia».
La risposta è dai toni altrettanto pesanti: «Anziché diffondere insinuazioni velenose, invito Lusardi a rendere pubblico il bilancio e soprattutto lo stato patrimoniale del consorzio - spiega Barindelli -. Potremo così verificare quanti soldi sono stati accumulati in questi anni ed evitarne un uso clientelare a favore dei comuni "amici" in vista delle prossime provinciali, visto che queste elezioni sembrano appassionarlo tanto».
Barindelli accusa in pratica il consorzio d'intervenire solo in alcuni Comuni che porterebbero in dote voti ad una parte politica. Il sindaco non fa nomi, ma per gli addetti ai lavori è fatto notorio che Barindelli è vicino alla componente pdl del senatore Alessio Butti e Lusardi invece a quella del consigliere regionale Gianluca Rinaldin.
Il sindaco di Bellagio vede altri interessi privati, non i suoi, nelle opere bellagine: «Lusardi è frustrato perché la legge gli impone di sciogliere il consorzio. Per quanto riguarda interessi privati dietro alcune operazioni all'esame del Comune di Bellagio, Lusardi dovrebbe guardarsi allo specchio. È infatti notoria la sua granitica appartenenza alla Fondazione privata De Iure, alla quale appartengono fior di professionisti che fanno cartello».
In più, chiede a Lusardi di svuotare il sacco e mostrare le prove degli interessi privati dietro operazioni pubbliche: «È scandaloso che il presidente di un ente sovracomunale approfitti del proprio ruolo per attaccare un sindaco con insinuazioni e falsità generiche e non circostanziate, paragonabili a quelle dei volantini anonimi che ogni tanto girano nei paesi. Lusardi sa invece perfettamente che al sottoscritto si possono muovere critiche di ogni tipo ma non è possibile imputare comportamenti anche solo minimamente scorretti o interessati».
L'argomento Grande Bretagne è caldo per i bellagini ed è l'ultimo su cui interviene il sindaco: «A parte il fatto che non capisco quale sia il suo interesse nella vicenda Grande Bretagne, si tratta di un'invenzione di sana pianta che io abbia rifiutato proposte o progetti. Lusardi non sopporta che qualcuno metta in rilievo l'assenza del consorzio su temi fondamentali per il lago come la vicenda dei catamarani, le problematiche legate alla depurazione e la regolamentazione della navigazione da diporto privata».
                                                                                           Giovanni Cristiani

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