Si sblocca il megacantiere di Urio
Ripartono i lavori dopo due anni

Il recupero dell'ex "Concord" comprende la realizzazione di un sottopasso sulla statale Regina

CARATE URIO Sembra essere arrivato il tempo della ripresa dei lavori per la riconversione dell'ex albergo "Concord", fermi da un paio di anni. Lo assicura il sindaco, Daniele Maggi.

Da troppo tempo la profonda ferita al paesaggio della Riva Romantica, causata dal cemento armato e dalle impalcature del cantiere, sta suscitando critiche a raffica, non ultima quella della Lega per l'ambiente, che con la "goletta verde" ha solcato il Lario per denunciare i misfatti ambientali. I lavori sul poggio più panoramico di Urio, cominciati il 20 settembre 2009, erano proseguiti con il proposito di guadagnare tempo e scongiurare il rischio di possibili contestazioni per la non indifferente colata di cement,o al centro di continue critiche.

Una volta arrivato al tetto, il cantiere è stato chiuso. Con il tempo è perfino sparito il cartello che dovrebbe essere esposto con le coordinate dell'opera, l'indicazione del committente, del progettista, del direttore dei lavori e del responsabile della sicurezza. È rimasta solo l'insegna dell'impresa costruttrice.
Lo stato di abbandono non ha fatto altro che accentuare la bruttura sul fronte lago e ha spostato nel tempo il decantato vantaggio derivante ai cittadini dall'uso pubblico del sottopasso sulla strads statale Regina.

«Non mi risulta che siano subentrate difficoltà nella realizzazione dell'opera. La proprietà dell'immobile ha tempo fino all'agosto 2012 per portare a termine il progetto» - dice Maggi - «Certo è che attendiamo con impazienza l'utilizzo del sottopasso, che permetterà a chi transita sulla Regina di raggiungere l'altro lato della strada, e quindi d'invertire il senso di marcia. Mi risulta che l'interruzione dei lavori sia da collegare a un contenzioso insorto tra il committente e altri soggetti impegnati nella realizzazione dell'opera, oltre che al proposito di ampliare l'area a monte della Regina da destinare a parcheggi. Erano previsti 25 posti auto, poi la proprietà ha reperito aree utili a portare il numero a centi, con una quota destinata a uso pubblico».

Sicuro, conferma il sindaco, è il fatto che l'immobile potrà accogliere solo un albergo - ristorante con 33 camere, con un investimento, pare, di tre milioni di euro. La concessione era stata rilasciata all'Aprileleasing Spa di Roma, che aveva partecipato al finanziamento, e all'immobiliare Faro Srl, con sede in via Dante a Como, che di fatto risulta committente; sarebbe interessato un operatore comasco attivo nel settore dell'alimentazione.

Il progetto prevede l'introduzione di arredi verdi atti a mitigare il sensibile impatto ambientale, causato oltretutto dall'incremento volumetrico rispetto alla modesta linea architettonica del vecchio "Concord", richiesto per fare una casa di riposo sparita dai piani una volta ottenuta la concessione.
                                                                                           Marco Luppi

© RIPRODUZIONE RISERVATA