Drezzo ricorda il parroco-scrittore
Sabato prossimo serata in versi

In biblioteca, nel primo anniversario della morte di don Giovanni Valassina

DREZZO Omaggio singolare, addirittura poetico, sabato prossimo dalle 21, nella biblioteca comunale. Un omaggio all'indimenticato parroco don Giovanni Valassina, guida spirituale della parrocchia di San Rocco dal 1988 al 2009.

L'assessore e la commissione alla Cultura hanno voluto ricordare l'anniversario della morte di don Giovanni, come figura di sacerdote ma anche di scrittore e poeta tanto apprezzato dalla critica. «La serata avrà inizio con la premiazione, da parte dell'amministrazione comunale, degli studenti che si sono distinti per merito lo scorso anno scolastico» - annuncia Ivo Mancini, membro della commissione cultura - «premiazione cui ha partecipato in passato proprio don Giovanni, punto di riferimento non solo spirituale, ma anche culturale».

A seguire, "La vuss che ciama", omaggio poetico a cura di Michelangelo Camilliti, editore di "Lietocollelibri". Interverranno i poeti Vito Trombetta e Rosanna Pirovano, con l'accompagnamento musicale e canoro di Roberto Motta e Lella Greco. Poi, letture di poesie inedite di don Giovanni da parte del poeta drezzese Rodolfo Cerè ed intervento conclusivo del professor Giorgio Terragni. In chiusura, un rinfresco.

Don Giovanni Valassina, nato a Gemonio il 18 giugno 1925, ricevette gli ordini sacerdotali il 27 giugno 1948, assieme a dieci compagni di seminario, dal vescovo monsignor Felice Bonomini. Fu vicario a Menaggio dal 1948 al 1952, vicerettore del seminario teologico di Como dal 1952 al 1954, parroco a Mezzegra dal 1954 al 1961 ed a Sant'Agata in Como fino al 1988; intorno agli anni Sessanta fece costruire la chiesa nuova di questa parrocchia. Dal 15 ottobre 1988 fu parroco a Drezzo, fino al 1999. A novembre dello stesso anno, all'età di 84 anni compiuti, lasciò la parrocchia e si ritirò nell'istituto "Santa Croce" di via Tommaso Grossi, a Como, dove cessò di vivere a fine ottobre 2010.

A don Giovanni Valassina, Drezzo, con la tranquilla vita di piccolo paese di confine, ispirò la vena poetica. Molte delle sue opere, infatti, nascono e vengono pubblicate dalla casa editrice Lietocollelibri di Michelangelo Camilliti, durante la sua missione pastorale nella parrocchia drezzese di San Rocco.

Tra i suoi scritti ricordiamo "Il diario di un parroco di città", scritto a Como, che gli diede fama nazionale, "Via degli anonimi", "Natale con i tuoi", "Dal silenzio verde", "Sul sagrato a parlare di speranza", "La Pasqua negli occhi", "Il Rosario degli ultimi", "Lettera a Padre David Maria Turoldo", "Su e giù per i settant'anni", "Anche le ombre cantano il sole", "Diversi da chi?", "Istantanee lariane", "A passo d'uomo" ed il commovente "Diario di un parroco al tramonto".
                                                                               Fortunato Raschellà

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