Cronaca / Lago e valli
Sabato 12 Novembre 2011
Morto dopo sette anni di coma
un ex consigliere di Schignano
Eliseo Peduzzi era caduto da cavallo ed aveva battuto la testa contro un gradino di pietra
SCHIGNANO È morto ieri mattina, in un lettino della casa di riposo "Sacro Cuore" di Dizzasco, dopo oltre sette anni di coma, Eliseo Peduzzi, per molto tempo consigliere comunale e volontario della Croce rossa in paese. Peduzzi era caduto dal suo cavallo imbizzarrito durante una passeggiata lungo una mulattiera sopra l'abitato di Argegno.
Secondo i giudici di primo grado e della Corte d'Appello, avrebbero fatto imbizzarrire il suo cavallo alcuni pony, di proprietà del sindaco di Argegno, Francesco Dotti, che avrebbero causato la brutta caduta.
Era il marzo del 2004 e Peduzzi, che allora aveva 53 anni, picchiò la testa contro un gradino di pietra e riportò un trauma cranico con lesioni al cervello, che hanno causato un coma dal quale non si è più ripreso per sette anni, nonostante l'intervento del 118 e le cure successive nel reparto di neurochirurgia dell'ospedale "Moriggia Pelascini" di Gravedona fossero state tempestivi.
Eliseo Peduzzi lascia la moglie, Mirella, e due figli, Mirella e Bruno, quest'ultimo infermiere nell'ospedale "Niguarda" di Milano e, come suo padre, volontario nella delegazione della Croce rossa.
«Eliseo non è stato solo un volontario con grandi doti umane e professionali» - ricorda il commissario della delegazione Cri di Schignano, Alberto Bevilacqua - «Ha collaborato assiduamente con noi sin dal 1984, anno in cui è stata aperta la sede, fino al giorno dell'incidente. Sempre in prima linea, ha partecipato come volontario in alcune missioni di pace all'estero, tra cui quella in Kosovo. Abbiamo perso soprattutto un amico».
Domani alle 15, davanti all'abitazione di Macchero, località tra Argegno e Schignano centro, la commemorazione civile alla presenza dell'ex parlamentare Rosalba Benzoni, e poi l'estremo saluto, cui parteciperanno oltre ai familiari, gli amici, le associazioni, la cittadinanza, gli ex colleghi dell'Enel. Poi la salma proseguirà per il tempio crematorio.
La famiglia ha chiesto di non portare fiori ma eventualmente di fare una donazione agli "Amici di Luca", un'associazione che si occupa di assistenza e ricerca in favore di persone in condizioni neurologiche gravissime e croniche.
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