Albergatori in lotta con la Spagna
Tariffe tagliate in Centro Lario

L'incremento delle presenze si spiega con la politica dei prezzi, abbassati già prima dell'introduzione della tasa di soggiorno

«Salviamo il turismo, è l'unica risorsa per il l'economia del lago e delle valli, ma occorre guardare in faccia alla realtà». Dagli operatori viene un messaggio chiaro e forte: «Stiamo bene attenti a cantare vittoria per l'incremento di arrivi e presenze in quanto i dati sono ingannevoli e non rispecchiano la situazione compromessa dalla concorrenza internazionale».

«I pubblici amministratoridovrebbero invece considerare il fatturato delle aziende. È l'unico dato vero, in quanto in Tremezzina abbiamo dovuto ridurre i prezzi dei soggiorni del 38 per cento rispetto ai listini» - dice il vicepresidente dell'associazione albergatori del Lago di Como, Whieldon Ross - «A questo punto i dati riportati sull'annuario degli alberghi sono superati da tagli resi necessari per non perdere le correnti turistiche internazionali».

«Abbiamo a che fare con una incredibile concorrenza da parte della Spagna, che a inglesi e tedeschi offre soggiorni tutto compreso a 18 euro al giorno, in rinomate località marine favorite da clima mite. D'accordo che il nostro paesaggio è esclusivo, ma non sempre le bellezze naturali hanno partita vinta. Stingendo i denti siamo riusciti a abbassare i prezzi fino a 29 euro» - aggiunge l'albergatore, titolare del tre stelle "Britannia Excelsior" di Cadenabbia di Griante, l'albergo che con i 560 posti letto mantiene il primo posto in fatto di recettività in tutta la provincia di Como - «Lavoriamo sulle decine di centesimi e in questo periodo, per mantenere aperto l'albergo e sfruttare le opportunità delle feste di Natale e Capodanno, abbiamo addirittura stracciato i prezzi. Altro che valutazioni sulle presenze in confronto agli anni in cui tutti gli alberghi chiudevano d'inverno».
«Stiamo provando a tenere aperto anche d'inverno, ma è un'ardua impresa. Garantiamo un posto di lavoro a 18 persone, valore che raggiunge quota 65 nella stagione estiva e anche per le festività di fine anno» - conclude Ross - «Vantiamo un record di 140mila presenze all'anno sulle 250mila del territorio di Griante, il centro turistico che dopo Como ha il maggior numero di camere. Chiuderemo soltanto dal 3 al 29 gennaio per ferie e manutenzioni».

A sostegno delle luci accese si pone anche Alberto Proserpio,fino al 2010 presidente dell'associazione albergatori. «Sono sempre stato convinto della necessità di mantenere aperti gli alberghi d'inverno e mi sono sforzato di mettere in pratica il principio» - dice - «Certi momenti si lavora in perdita, ma si riesce a costruire un futuro».
                                                                                              Marco Luppi

© RIPRODUZIONE RISERVATA