Addio a Paolo Miccio Lo Monaco
musicista con Faggeto nel cuore

Oggi pomeriggio a Milano i funerali del compositore soffocato a Chiavari da un pezzetto di brioche

FAGGETO LARIO Si terrà oggi dalle 14.45 a Milano, nella chiesa di San Bartolomeo in via della Moscova, il funerale di Paolo Miccio Lo Monaco, il musicista di 69 anni morto in circostanze tragiche venerdì 23 dicembre a Chiavari (Genova). Miccio Lo Monaco, figura poliedrica, era molto noto sulla riva lacustre da Blevio a Belagio poiché con la moglie, Ida Garzonio, amava soggiornare appena possibile a Faggeto Lario, nella cui frazione Lemna aveva una casa.

Dalla ricostruzione effettuata dai sanitari che lo hanno soccorso, purtroppo inutilmente, pare che il musicista sia morto per soffocamento dovuto all'ingestione di un pezzo della brioche con cui stava facendo colazione in un bar della cittadina rivierasca, dove si trovava con la moglie per trascorrere questo periodo di vacanze natalizie.

Grazie alla collaborazione tra le associazioni faggetine e la Nuova Polifonica Ambrosiana, di cui la moglie è vicepresidente, spesso negli anni i coniugi Miccio Lo Monaco hanno manifestato il loro attaccamento alla comunità faggetina partecipando a numerose iniziative culturali, anche come promotori ed organizzatori. Tra i molti appuntamenti di successo, in particolare, ancora oggi a Lemna molti ricordano l'applaudito  concerto tenutosi nell'autunno del 2002 in oratorio, con musiche dello stesso Miccio, dedicato, tra gli altri, ad un personaggio assai versato nell'arte della musica: il ristoratore Gianni Galli, molto conosciuto, oltre che per la sua maestria con il pianoforte, anche per la fede calcistica interista.
 
Diffusasi a Lemna la notizia della morte di Paolo Miccio Lo Monaco nel giorno di Natale, subito la comunità ha mostrato la propria partecipazione al lutto della famiglia, nel ricordo di una persona che coniugava in sé, accanto ad una sconfinata cultura musicale, i nobili tratti di un animo sensibile e generoso. In lui mai mancavano sorrisi e parole di incoraggiamento nei confronti di quelli che Paolo, milanese di nascita, considerava come i suoi compaesani acquisiti.
                                                                                    Gianluigi Valsecchi

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