Cronaca
Giovedì 09 Febbraio 2012
Proteste a Saronno nelle case Aler
«La muffa avanza, nessuno interviene»
Le condizioni degli spazi rimasti di proprietà dell'Azienda residenziale sono precarie - Il presidente provinciale: «Prima va ricollocato chi abita nei locali più danneggiati»
Le palazzine risalgono agli anni Cinquanta. Una ventina di anni fa è iniziato l'iter di vendita ai privati che ha portato alla cessione di tutte le unità abitative agli assegnatari, ad eccezione di tre, rimaste in carico all'Aler.
Il caso più grave è all'ultimo piano: dall'appartamento di proprietà dell'Azienda lombarda di edilizia residenziale arriva una vera e propria scia di muffa. «La situazione è davvero insostenibile: ho la muffa sui mobili, che sono seriamente danneggiati, e nei locali aleggia un odore insopportabile» - incalza Giuseppina Banfi - «L'Aler ha riscontrato il danno e il fatto che sia provocato dalle condizioni del loro appartamento, ma al momento non è stato fatto nulla».
Altri problemi negli altri due appartamenti non ceduti, dove il riscaldamento non sarebbe a norma con le vigenti normative: «Lo stabile ha bisogno d'interventi di manutenzione» - continua Ferraro - «È ora che anche Aler faccia la sua parte».
Un altro problema riguarda il cortile ed il giardino del complesso residenziale, composto di cinque diversi palazzi: «Le parti comuni sono rimaste di proprietà di Aler, che però non effettua la necessaria manutenzione» - conclude Ferraro - «La pavimentazione è in condizioni così precarie da essere pericolosa, ma ovviamente, non essendo proprietari, non possiamo intervenire».
Della situazione l'Aler è a conoscenza da tempo, come conferma il presidente provinciale, Paolo Galli: «Sappiamo dei problemi provocati allo stabile dagli appartamenti in questione e siamo lavorando per cercare di risolverli».
Prima di provvedere alla manutenzione sarà necessario trovare un nuovo alloggio per l'inquilino che occupa l'appartamento più danneggiato: «È una procedura un po' delicata. La stiamo seguendo, coinvolgendo anche i servizi sociali del Comune».
Lavori in corso, sempre con l'ausilio dell'amministrazione cittadina, anche per risolvere il problema del cortile: «Siamo sempre intervenuti per evitare le situazione di pericolo, ma abbiamo anche intenzione di attivare le procedure per cercare di cedere a titolo gratuito il cortile di pertinenza ad ogni palazzo» - conclude Galli - «Si tratta di un'operazione non semplice, che richiederà un po' di tempo».
Sara Giudici
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