Cronaca
Martedì 21 Febbraio 2012
Traffico dalla Cina di Viagra taroccato
Era a Saronno il deposito nazionale
Sequestrate 50mila capsule, in ciascuna il quintuplo di principio attivo dell'originale
Commercializzavano Vigor (questo il nome del sedicente integratore alimentare) attraverso numerosi siti Internet due piccole aziende con sede a Saronno, imprese con mera natura commerciale; importavano il prodotto direttamente dalla Cina. Sulla carta Vigor era un puro concentrato di erbe con base al ginseng; in realtà, dalle analisi eseguite in laboratorio a Bolzano da carabinieri del Nas (Nucleo antisofisticazioni) di Trento, ogni capsula (450 milligrammi di prodotto) conteneva una concentrazione di Sildenafil (principio attivo utilizzato per la cura delle disfunzioni erettili, quello appunto del Viagra) di cinque volte superiore a quello che la legge consente. Come se non bastasse, si trattava di una versione contraffatta di Sildenafil: i principi attivi di sintesi erano di qualità assolutamente scadente.
Le due aziende con sede a Saronno (in realtà una costituiva il ramo commerciale e l'altra quello legale di una sola realtà) acquistavano i presunti integratori appunto in Cina, pagando il prodotto ad un prezzo molto basso, e li rivendevano in Rete in linea con i prezzi correnti sul mercato italiano per merce simile, risparmiando sulle spese di vendita non avendo bisogno né di rappresentanti, né di negozi propri.
In sintesi l'affare era quasi esclusivamente un guadagno per i due titolari delle aziende, denunciati per aver importato illecitamente in Italia prodotti potenzialmente pericolosi e per aver messo in commercio prodotti potenzialmente nocivi per la salute. Lo spunto d'indagine parte da Trento: ai Nas arrivò nel dicembre 2010 una segnalazione sulla vendita di questo prodotto sospetto. Le analisi di laboratorio confermarono il dubbio ed in un anno i militari del nucleo antisofisticazione di Trento hanno individuato i distributori in Italia.
A quel punto è scattata la richiesta di sequestro del prodotto su scala nazionale, a cura della procura della Repubblica di Busto Arsizio: in tutto sono state sequestrate 50mila capsule contenenti il pericoloso cocktail, per un valore commerciale di 570mila euro. I titolari delle aziende che commercializzavano Vigor, apparentemente ignari della pericolosità del prodotto venduto, hanno collaborato con i Nas, richiamando i flaconi di Vigor già immessi sul mercato.
Simona Carnaghi
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