Addio Bruno Ciapponi Landi
«Sei stato un vero signore»

Il mondo della cultura piange la scomparsa di Ciapponi Landi, 74 anni, per una malattia. Dopo il lavoro in Provincia gli incarichi in tante associazioni e le sue ricerche: «Una conoscenza come pochi»

Il mondo della cultura valtellinese perde un personaggio importante, che la cultura l’ha fatta concretamente: Bruno Ciapponi Landi. Uno che diceva: «Questo vale; bene organizziamolo subito!». Dopo una malattia che non gli ha lasciato scampo, si è spento ieri Bruno Ciapponi Landi che era nato – vuole il destino – proprio il 29 settembre 1945, nella ricorrenza dell’Apparizione della Madonna cui era molto devoto. È davvero difficile riassumere in poche righe tutto quanto «è stato» Bruno. Innanzitutto ha lavorato nell’ente Provincia di Sondrio per tanti anni per l’ufficio e assessorato alla Cultura, posizione che rispecchiava la sua inclinazione e che gli ha permesso di avere i contatti e le conoscenze per organizzare importanti eventi. Grandi iniziative culturali in provincia hanno portato la sua firma.

«Abbracciava ogni progetto»

È stato assessore alla Cultura del Comune di Tirano dal 2004 al 2014. E poi c’è la miriade di incarichi in enti e associazioni. Ciapponi muore da presidente in carica della Società storica valtellinese, dove era stato eletto nel 2018. «Aveva preso immediatamente a cuore la sorte della SSV – afferma Augusta Corbellini, già presidente del sodalizio -. Al fianco del vicepresidente Massimo Della Misericordia aveva progetti per il centenario della Storica che si celebra il prossimo anno e stava organizzando il convegno sul 1620.

Aveva intenzione di dare nuovo smalto all’associazione, trovare nuovi soci e giovani. Era proprio della sua personalità e carattere questo abbracciare ogni progetto senza rimandare. Alla presidenza è arrivato dopo una vicepresidenza di decenni, dagli anni Novanta. Lavorava con grande entusiasmo consapevole dell’importanza della cultura per la realtà valtellinese». Sempre dagli anni Ottanta è stato promotore dell’Idevv, l’Istituto di dialettologia.

Altri due ambiti che non si possono trascurare sono la nascita del Parco delle incisioni rupestri di Grosio e la creazione del Museo etnografico di Tirano. Parlare di Ciapponi vuol dire parlare anche dell’Istituto valtellinese sull’emigrazione di cui c’è una lunga collana di libri consultabile anche sul suo sito personale www.brunociapponilandi.it. E poi ancora faceva parte delle associazioni Grytzo Mascioni, degli Amici di padre Camillo De Piaz, della banda cittadina Madonna di Tirano

Il parere di tutti è unanime: «Bruno era un signore. Una persona di grande rispetto, educazione e conoscenza». Per tre anni è stato capodelegazione del Fai (Fondo ambiente italiano) di Sondrio. «Era una persona colta che aveva una conoscenza della Valtellina e della storia della Valtellina come pochi - ricorda Ida Oppici del Fai -. Sapeva praticamente tutto. Ha sempre cercato di seguire le manifestazioni che abbiamo organizzato insieme ed ha saputo condividere con il direttivo e altri collaboratori i progetti che venivano presentati e sostenuti con intelligenza e competenza. Siamo tutti molto dispiaciuti anche per questa scomparsa così improvvisa, che nessuno si aspettava. Lo ricordiamo con tanto affetto e stima».

Infine – non lo dimentichiamo – Ciapponi Landi è stato anche un collaboratore assiduo del nostro giornale e una presenza costante sulle pagine de “L’Ordine”.

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