Agguantano il ladro
e lo fotografano col cellulare

A Olgiate Comasco un uomo si è ritrovato un cacciavite alla gola, ma ha reagito e con l'aiuto di un vicino ha ribaltato la situazione

OLGIATE COMASCO -  Sorprende un ladro in casa e lo fa catturare. Alessandro Pagani, 59 anni, non dimenticherà il volto del rapinatore che gli ha puntato un cacciavite alla gola, premendo così forte da bucargli la camicia.
«Ho temuto il peggio – dichiara, ancora sotto choc, la vittima - Sono scoppiato a piangere, ma lui ha continuato con determinazione». Alla fine, però, è stato braccato: Armando Massa – 51 anni di Torino – è stato arrestato per furto aggravato e rapina. Poco prima delle 11 di venerdì si era introdotto nella villetta di Pagani, in via della Fametta, mentre gli occupanti erano fuori. Ha forzato una finestra dell’appartamento della suocera di Pagani; una volta dentro, ha arraffato 450 euro. Quando ormai se ne stava andando con il bottino, il ritorno del proprietario.
«Rientrando non avevo avuto alcun sospetto, perché la porta d’ingresso era chiusa – racconta Pagani – Una volta dentro ho notato aperta la porta interna d’accesso, che avevo chiuso prima di uscire. Ho anche visto un pezzo di serratura a terra, ma ho pensato che mia moglie fosse rientrata e, nell’aprirla, la porta si fosse rotta. Sono andato in camera da letto e lì mi sono trovato davanti il ladro, vicino alla finestra, nell’intento di scappare. Appena mi ha visto con il telefonino in mano, mi ha minacciato: «Se chiami la polizia, ti ammazzo. Ho una pistola». Mentre parlava, affondava la mano nella tasca per rendere più esplicita l’intimidazione. Poi mi ha puntato il cacciavite alla gola e mi ha detto di fargli strada, di accompagnarlo alla porta e di non chiamare nessuno che non mi avrebbe fatto del male. Nei pressi della porta, quando l’ha vista aperta, è fuggito, non prima di avermi spinto contro il muro. Gli sono corso dietro e, urlando, ho chiamato aiuto. Per un caso fortunato, mi ha sentito un poliziotto che abita in zona. E’ salito in auto e l’ha inseguito. Il ladro ha percorso circa 300 metri di corsa, poi ha creduto di trovare una via di fuga tra i campi. Ha scavalcato la recinzione di un giardino, senza accorgersi che ormai era in trappola, non avendo più via d’uscita. Il poliziotto lo ha raggiunto e ammanettato». E lo hanno anche fotografato con il telefonino.

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