Alluvione, aiuti bloccati
Il sindaco di Laglio:«Fate presto»

Il grido d’allarme di Roberto Pozzi dopo la dichiarazione dello stato d’emergenza di fine agosto - «È tutto fermo: non abbiamo notizie di sopralluoghi della protezione civile e della nomina di un commissario»

«Lo stato d’emergenza è arrivato, ma per ora non abbiamo nessuna notizia certa su come si procederà. Non si sa né come né quando ci saranno gli ulteriori sopralluoghi della protezione civile nazionale. C’è stato tanto interesse riguardo la frana, ma ora va concretizzato, la gente è fuori casa e deve sapere se potrà rientrare, l’inverno si avvicina».

Il tempo passa e la preoccupazione del sindaco di Laglio Roberto Pozzi cresce. Dopo i primissimi lavori di messa in sicurezza e rimozione dei detriti dalla provinciale Regina Vecchia - riversati dalla terribile frana di fine luglio e poi a inizio agosto - si è atteso lo stato d’emergenza, arrivato il 26 agosto, al fine di ricevere i finanziamenti che consentiranno di svolgere gli interventi più significativi. Sono stati messi a disposizione dallo Stato 3 milioni di euro per le province di Como, Sondrio e Varese, ma entro trenta giorni dalla proclamazione della calamità da parte del Consiglio dei ministri dovrebbero essere quantificati i danni, stanziate le relative risorse economiche e nominato un commissario. Cosa che non è ancora stata fatta e resta dunque solo una settimana di tempo per procedere in questo senso.

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