Alpinisti morti in Perù
Un ricordo sulle Alpi

Gli amici del Cai sulla croce del Pizzo Scalino

Hanno lasciato il loro ricordo dei due scalatori

Sono saliti a più di tremila metri di altezza per ricordare Matteo Tagliabue, 27 anni, di Cantù, uno dei due alpinisti precipitati dall’Alpamayo, in Perù.

Sono stati gli amici del Club Alpino Italiano, sezione di Cantù, a voler arrivare in vetta, al confine tra Valtellina e Svizzera. Per dedicare l’ascesa proprio all’amico. Dopo aver messo una sua foto accompagnata da alcune frasi in mezzo alla croce del Pizzo Scalino, una cornice suggestiva.

I ragazzi, tra cui il presidente della sezione cittadina del Cai Marika Novati - la quale non aveva mancato di ricordare nei giorni successivi alla tragedia anche la vicinanza all’altro alpinista scomparso il 30 maggio, Enrico Broggi, 29 anni, anch’egli di Cantù - sono saliti in alta quota questo fine settimana. Con loro, il primo piano di Teo Taglia, dentro a una busta di plastica trasparente: l’immagine usata da Ski Alper, la rivista per cui scriveva, per esprimere il proprio cordoglio.

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