Alserio: «Mi hanno multato per ritorsione»

Alessio Pinato parla di «atto intimidatorio».La replica del sindaco Colzani: «Faccia ricorso ma eviti la caciara, è lui il primo a fare il moralista»

«Questo è un atto punitivo e intimidatorio: un’ingiustizia che sono pronto a contrastare in tutte le sedi». Si arroventa il clima in paese e Alessio Pinato, consigliere di minoranza, contesta una multa per divieto di sosta presa mercoledì fuori di casa sua, in via dei Ciliegi di prima mattina.

Il furgone del consigliere, insieme alle auto della sua famiglia, era parcheggiato come di consueto nel tratto davanti alla recinzione della villa dei Pinato, a bordo della strada secondaria che scende verso il cimitero del paese.

Tre macchine multate

La polizia locale è intervenuta multando solo il furgone. Pare però, come spiega Pinato, mostrando le foto dell’area in cui è stato contestato il divieto, che la zona sia di proprietà della famiglia Pinato e quindi non sia suolo pubblico.

«Anni fa arretrammo il muro di recinzione del giardino, ma l’area esterna, lo dimostrano i mappali, è di nostra proprietà: non c’è stato né esproprio, né cessione – spiega il consigliere – Anche la villa di fronte a me ha lo stesso tipo di diritto, tanto è vero che hanno messo dei paletti per delimitare l’area. Questa multa, è totalmente illegittima».

Pinato spiega che due anni fa, quando vennero asfaltate gran parte delle vie del paese, il Comune gli chiese se voleva asfaltare anche l’area privata che dà sulla strada: «Dicemmo di no e ora, come si vede dalle foto, la zona non è asfaltata rispetto alla strada pubblica che invece è stata rifatta – spiega – E non dicano che pochi centimetri della ruota erano fuori, perché la mia proprietà va oltre la striscia bianca. Questa è un’intimidazione contro di me, solo perché tre giorni prima ho fotografato e segnalato su Facebook un’auto in divieto di sosta, davanti all’abitazione del vicesindaco, Alessandra Scanziani. Se pensano di mettermi a tacere in questo modo si sbagliano di grosso. Farò il doveroso ricorso e ho già messo tutto in mano a un legale per capire come muovermi. Non posso accettare questa vessazione e tacere di fronte a una palese ingiustizia contro di me. Devo dire che dalla mia parte in queste ore ho avuto l’affetto e il sostegno della mia famiglia e del mio gruppo».

Dal canto suo il sindaco, Stefano Colzani, non nasconde disappunto per la presa di posizione forte di Pinato: «Mi stupisco che lui che fa il moralizzatore, andando in giro a far le foto e a far dare le multe agli altri, quando viene toccato in prima persona reagisca in questo modo scomposto – contrattacca – Lui si vanta di tutto quello che fa nella sua personale battaglia contro quelli che definisce “privilegi” e poi quando tocca a lui chiede una sorta di impunità».

«Scenda dal piedistallo»

Colzani non entra nel merito della multa, sulla quale invita Pinato «a non fare inutile caciara» e a presentare il ricorso, ma lancia una stoccata forte all’avversario: «Scenda dal piedistallo, perché lui non è il centro del mondo e la smetta di buttare sempre tutto in politica. Lo invito anche a stare molto attento alle accuse che lancia, perché sono gravi: non esageri nei toni e negli attacchi gratuiti».

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