Alto Lario, azzannato dai cani
mentre fa footing tra i boschi

Le disavventure di un amante della corsa, per tre volte aggredito e morsicato in Alto Lario

«Non rinuncio ai boschi e alla natura. Ma ora ho paura che possa accadermi di nuovo»

Non è proprio detto che fare footing sia un’attività salutare. A volte può essere addirittura pericoloso, soprattutto se si ha un pessimo rapporto con quello che invece dovrebbe essere il migliore amico dell’uomo: il cane.

Può succedere di essere ripetutamente presi di mira, e morsicati, da cani randagi o anche solo lasciati liberi di correre da padroni che, a quel punto, possono solo assistere all’imprevisto assalto del loro amato Fido. È successo a più di un amante della corsa, e non solo in Alto lago,ma a Maurizio Conca è successo ben tre volte in pochi mesi, finendo addirittura due volte all’ospedale.

Ma lui non si arrende. «La passione per l’attività sportiva in un ambiente immerso nella natura è per me più forte delle avversità. Vado spesso a fare footing, ma ora devo guardarmi le spalle, e non solo, perché quando meno te lo aspetti ecco sbucare il cane di turno che, dinanzi a qualcuno che corre, avverte l’istinto di aggredirlo».

Anche lungo le belle passeggiate a lago realizzate da Cremia a Sorico, nonostante in alcuni tratti siano stati posizionati cartelli che ricordano le regole, occorre stare attenti. Perché in pericolo è in agguato.

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