Altro attacco a Grosotto
L’orso rompe la rete
e mangia una pecora

Amaro bilancio per l’allevatore grosino che l’altro giorno aveva già perso otto ovini

A 24 ore di distanza dalla prima razzia in due allevamenti tra Grosio e Gorsotto, l’orso ha replicato l’impresa sui monti grosottini delle Polave a quota 1.500 sul versante del Mortirolo. Colpito nuovamente lo stesso allevatore, che il giorno precedente aveva subito la perdita di quattro pecore in seguito all’attacco del predatore.

Nel suo bis il plantigrado è penetrato in un altro recinto, a circa 500 metri di distanza da quello del giorno precedente. Questa volta si è accontentato di uccidere una sola pecora. Ma il bilancio per l’allevatore di Grosotto è pesante perché oltre alle cinque uccise dall’orso nelle due intrusioni, ne ha dovuto far macellare altre cinque che avevano subito gravi danni nell’attacco dell’orso.

Mercoledì notte l’orso aveva ucciso anche quattro pecore in un recinto a l’Alp, 1.600 metri, sul territorio di Grosio, a circa 1,5 chilometri dalle Polave: il bilancio complessivo del “banchetto” dell’orso è di 10 pecore morte e 2 disperse. «I proprietari saranno rimborsati - assicura Maria Ferloni dell’ufficio faunistico della Provincia -. Le pecore erano custodite nei recinti e quindi non ci sono problemi per il rimborso, che ovviamente non restituisce gli animali predati. Ci aspettavamo un bis dell’orso nelle stesse zone perché è sua abitudine agire in questa maniera. Purtroppo i proprietari hanno avuto degli impedimenti lavorativi e giovedì non sono riusciti a riportare le pecore in paese». E l’orso non ha perdonato.

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