Alzate, allarme dalla fiera:
"Noi allevatori scompariremo"

Preoccupazione alla manifestazione zootecnica: "Siamo tartassati dai costi, i cereali sono aumentati del 100%. Però tiriamo avanti".

ALZATE BRIANZA «Cerchiamo di sopravvivere: tartassati dai costi, tiriamo avanti. La gente non vuole più la carne perché non ci sono i soldi, tutti faticano a comprare. E noi, di conseguenza, a vendere». Fiera secolare di Alzate. Allo stand dei bovini, nelle parole di Sergio Giudici – dell’azienda agricola Bragotto di Figino Serenza – c’è tutta l’amarezza della filiera della carne comasca. Come confermano anche i suoi colleghi, il caro vita si ripercuote anche su mucche e manzette. E tori, suini, capre. Come tutti gli anni, allevatori, macellatori e commercianti sono presenti alla tradizionale rassegna della Brianza. Ma danno l’impressione di essere tra gli ultimi rappresentanti di un mondo antico sempre più ridotto e circoscritto. Sarà anche perché i consumatori di fiorentina, per un chilo della rossa e gustosa carne, si ritrovano a sborsare nei negozi dai 25 ai 30 euro al chilo. E prima di mettere mano al portafoglio, ci pensano sopra almeno due volte. «E c'è anche la questione dei cereali, che in un anno sono aumentati del 100%».

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