Alzate: il semaforo multa
anche chi entra a casa sua

Il T-Red posto nella strettoia del paese non perdona. A farne le spese anche il figlio del titolare del negozio di alimentari: 6 punti della patente e 155 euro di multa dopo essere stato fotografato mentre varcava il suo portone. Ora farà ricorso al Giudice di Pace

ALZATE BRIANZA Sei punti tolti dalla patente e 155 euro di multa per essere entrato nel portone della propria abitazione. Un record da «Guinness» dei primati su cui, però, non c’è da complimentarsi, né da sorridere. Il detentore è Marco Pozzoli, figlio del titolare del negozio «Nonsolopane» di Alzate Brianza.
Il giovane ha un torto grande. Quello di avere l’accesso di casa e del negozio lungo la strettoia di Alzate, dove nei mesi scorsi è stato installato il semaforo munito di T-Red. Il semaforo è posto alcune decine di metri prima dell’incrocio e, quel che conta, appena prima del portone del civico numero 3. Quando scatta il rosso chi varca la linea bianca della segnaletica orizzontale è perduto. O meglio fotografato.
Per i residenti è così iniziato il calvario. Entrare e uscire di casa diventa una sorta di «roulette russa». Quando il "colpo" parte sono 155 euro e sei punti.
Marco Pozzoli è determinato e farà ricorso al giudice di pace di  Cantù. «Comunque vada - sottolinea - è un problema che poteva essere evitato. E sono costi e mattinate di lavoro perse. Senza contare poi che cominciamo ad avere problemi anche con i fornitori. Basta allargare la curva per entrare nel portone e, se si è sfortunati, i secondi passano e la foto è assicurata».
Chi invece ha già ottenuto ragione dal giudice è una ragazza alzatese che si è vista annullare la multa presa perché viaggiava in sella al suo motorino senza avere con sé il bollino della revisione, che era stato lasciato in un cassetto di casa. Anche qui, sempre nel pieno rispetto di norme applicate con una rigidità degna di miglior causa, multa di 150 euro. Che non è stata cancellata neppure quando poco dopo è stato esibito il bollino richiesto, presentandosi al comando.
Luciano Barocco

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