Appiano, alle Betulle arriva Sheva
L'assalto dei tifosi allo zar
 

L'attaccante rossonero si è sottoposto
ai controlli medici a due passi dalla Pinetina

APPIANOGENTILE - Sheva è tornato e i tifosi non lo hanno dimenticato. Attorno alle 9 Andriy Schevchenko è arrivato alla casa di cura “Le Betulle” dove si è sottoposto alle visite mediche di rito. Oltre due ore all’interno della clinica appianese presso la quale si era recato al suo arrivo al Milan anche il compagno di squadra Ronaldinho.
Una folla di tifosi, cronisti e fotografi lo ha atteso trepidante fino alle 11,30 quando Scheva è ricomparso all’ingresso della casa di cura. Il bomber ucraino, si era intrattenuto amichevolmente nei corridoi con infermiere ed ospiti. Una ragazza stringendo un orsetto al petto lo ha atteso pazientemente pur di  avere un suo autografo.Poi ha ricevuto l’abbraccio caloroso dei tifosi. Lacoste bianca e bermuda mimetici, sorridente e rilassato ha vergato con un pennarello verde decine di autografi agli ospiti della comunità per disabili “Quattro Venti” di Valmorea e ai tanti tifosi rossoneri che si erano radunati nel piazzale. Disponibile ma prudente con i cronisti che lo assediavano con domande sul suo ritorno al Milan e sul suo primo incontro a Linate con i tifosi. «L’accoglienza di ieri sera è stata splendida.Mi mancava molto-ha confessato annuendo con il capo - E’ stato davvero emozionante. Ora mi sento proprio a casa».
Poi agli inviati ansiosi di conoscere tutti retroscena di questi due anni al Chelsea ha dato l’appuntamento all’indomani.
«Ragazzi, abbiate pazienza domani vi aspetto in conferenza stampa». Chiaro il timore di sbagliare, di essere forse troppo precipitoso con dichiarazioni inopportune, di sprecare la sua seconda possibilità.
Una bella foto quindi con Riccardo Bertaggia, 5 anni di Guanzate, timido come il suo campione preferito che a settembre però potrà mostrare orgoglioso ai suoi compagni di prima la foto con quello "Zar" umile e pronto a mettersi in fila per tornare a giocare nel Milan. Tra i flash è salito sull’Audi grigia che si è allontanata veloce tra gli alberi del parco. Una seconda vita in rossonero lo attende. Ora non può più sbagliare.
Laura Attolico

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