Appiedato a Nord del Kenya
Salvo pensionato comasco

Disavventura a lieto fine per Aldo Viganò, soccorso dagli indigeni

Pensionato comasco si perde nella savana del Kenya, la gente di un villaggio sperduto lo riporta a casa. A volte, in Africa, anche le disavventure hanno un lieto fine. Alcuni stenteranno a crederci, ma ci si può perdere, senza benzina, senza soldi né telefonino cellulare nel mezzo della savana e riuscire a fare ritorno a casa senza un graffio, grazie all’umanità della popolazione locale.
E’ accaduto ad Aldo Viganò, italiano originario di Como (la famiglia è proprietaria di un centro di analisi mediche), che da anni ha una villa a Malindi, la nota località turistica keniota dov’è solito passare i mesi invernali, lo riferisce l’agenzia stampa "malindikenya.net". L’altra mattina Viganò è uscito di casa con il suo fuoristrada, diretto a fare colazione. Ma ha deciso di fare un giretto un po’ più lungo del solito. Da Malindi ha imboccato la strada asfaltata che porta a nord, verso Lamu. Viganò ha superato due posti di blocco e passato il bivio di Garsen, diretto verso Garissa, cittadina tra il mondo conosciuto e il deserto somalo, confine tra i selvaggi parchi nazionali, dove s’incontrano leoni ed elefanti, oltre alle tribù nomadi Pokomo e Rendille. Siamo a più di 400 chilometri da Malindi, ma il pensionato lariano viaggia ora su una strada sterrata sconnessa, dove s’incontrano solo animali allo stato brado e, ogni cento chilometri, un camion in avaria o un autista che cambia una ruota. Il pensionato comasco non si arresta fino a quando, inevitabilmente, viene a mancare la benzina del fuoristrada. La macchina si ferma, in mezzo al niente. Intorno soltanto rumori di fauna africana, esemplari spesso sconosciuti al "mzungu", l’uomo bianco. E’ una zona lontana dai safari organizzati, appena tratteggiata dalle mappe locali. Tra poco scenderà la sera, che in questa parte di mondo, proprio sotto l’equatore, copre tutto come un nero manto intorno alle sei di sera.

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