Arrestati dopo il furto
Già liberi i due ladri

Scarcerati due dei sudamericani bloccati dopo il furto in via Paoli. Della banda dei tre autori del colpo ne resta in carcere solo uno

Una notte in una camera di sicurezza della questura, poi liberi tutti.

O meglio: liberi due su tre, visto che almeno uno dei componenti del trio che l’altra mattina ha tenuto impegnate diverse volanti della polizia coinvolte in un inseguimento tra Camerlata e Cantù, resta in carcere, condannato a un anno e tre mesi patteggiati davanti al tribunale di Como ieri mattina.

Arriva dall’Ecuador, ha 31 anni ed è stato decisamente meno fortunato dei suoi due complici, che sono già a piede libero. Sono un cittadino peruviano di 34 anni, che ha patteggiato un anno di detenzione con sospensione condizionale della pena, e una ragazza di 24 anni compiuti giusto giovedì - il giorno dell’“impresa” - cubana, rimessa in libertà con una condanna a otto mesi, anch’essa frutto di un patteggiamento.

Le sentenze sono il frutto di una riqualificazione del capo di imputazione, che contemplava le accuse di furto aggravato e resistenza, oltre che quella di ricettazione. Tutto ruota attorno alla Peugeot con cui i tre amici - lo ricordiamo - erano fuggiti a tutta velocità in direzione di Cantù dopo essere stati sorpresi dalla polizia nell’atto di rubare la borsa di una cliente del Ld Market di via Pasquale Paoli. L’auto non sarebbe propriamente rubata, nel senso che si tratta di un veicolo intestato a una ignara cittadina italiana, una prestanome che non sa di essere proprietaria di automezzi che in genere vengono intestati in modo del tutto fittizio.

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