Auto chiusa fra le sbarre

Ma a Fino è quasi normale

Il conducente è riuscito a mettere la vettura di traverso e far passare il treno. La comandante dei vigili, Lucia Bruno: «Da inizio anno è già accaduto dieci volte»

Auto incastrata tra i binari. Alle 14,52 di giovedì pomeriggio una vettura è rimasta bloccata tra le sbarre del passaggio a livello di via Risorgimento, proprio in prossimità della stazione. Il conducente non ha rispettato lo stop tentando di superare i binari per non rimanere fermo in coda. Nessun ferito e nessun danno, prima dell’arrivo di convogli il guidatore è riuscito infatti a sistemare l’auto a fianco dei binari,evitando così di essere travolto.

Poi ha atteso che le sbarre si alzassero di nuovo prima di andarsene tra gli sguardi increduli e spaventati di passanti e passeggeri. Il treno era quello in direzione Como lago.

La storia è nota: via Risorgimento è molto trafficata, non solo negli orari di punta dei pendolari. L’ingorgo stradale diventa drammatico quando il semaforo all’incrocio con via Garibaldi è rosso. Così capita che le auto incolonnate non si accorgano dei segnali d’avviso della chiusura delle sbarre o peggio cerchino volontariamente di superare i binari accelerando. Cosa impossibile se anche al di là delle sbarre le macchine sono in coda. Il comandante dei vigili urbani, Lucia Bruno dice: «È sempre così, si accodano e non realizzano che oltre le sbarre c’è ancora colonna. È una questione di semplice rispetto del codice stradale, bisogna fermarsi valutando lo spazio e le distanze di sicurezza. Non possiamo mettere sul posto un nostro agente costantemente».

Vero è che le sbarre restano chiuse per una eternità, tanto che l’amministrazione comunale ha scritto alle ferrovie per lamentare un peggioramento dei tempi di chiusura del passaggio a livello, con la richiesta di ottimizzare i meccanismi. Non è la prima volta che succede un simile disguido, solo a marzo erano rimaste intrappolate una jeep e una berlina, per scappare avevano sollevato a mano le sbarre. Da inizio anno il fatto si sarà verificato almeno dieci volte. Al conducente di una Mercedes classe A i vigili , fermato il treno, avevano dato una sanzione, al contrario un camion aveva accelerato abbattendo le sbarre e fuggendo. La stazione ha comunque un sistema di telecamere di sorveglianza. Meglio usare prudenza e attendere che l’eterno ingorgo riparta. Del resto le recenti cronache di Pontida insegnano che è bene non scherzare. Lo scorso giovedì mattina, per un problema da accertare al sistema di chiusura automatica delle sbarre, nel paese della Bergamasca un treno ha travolto un’ambulanza, sono morti padre e figlio.

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