Bar, via il divieto d’asporto
dopo le 18: è subito polemica
Poi la smentita del ministero

Il nuovo Dpcm: «Ma le bevande non potranno essere consumate sul posto». Decaro (Anci): «Con una mano si chiudono le scuole e con l’altra si incoraggia la movida». In serata la nota di precisazione: «Riguarda solo le enoteche»

«In tutte le zone è stato eliminato il divieto di asporto dopo le ore 18 per gli esercizi di commercio al dettaglio di bevande da non consumarsi sul posto.” È quanto prevede il nuovo Dpcm anti Covid in vigore dal 6 marzo al 6 aprile. Ed è subito polemica: «Con una mano si chiudono le scuole e con l’altra si elimina il divieto di asporto per tutti dopo le 18, favorendo così di fatto gli assembramenti nei luoghi della movida e nei pressi di bar e locali frequentati per lo più dai ragazzi - attacca il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, sindaco di Bari -. Se si consente l’asporto di bevande e drink si favoriscono gli assembramenti. Lo abbiamo detto e ripetuto al precedente governo così come all’attuale».

«Gli stessi ragazzi che il Governo dice di voler preservare dai luoghi del contagio, consentendo la sospensione delle lezioni in presenza, vengono autorizzati ad affollare i luoghi della movida - continua Decaro -. Sinceramente così a non capire il senso delle norme non sono soltanto genitori, ragazzi e cittadini in genere, ma anche noi sindaci che rischiamo di diventare solo il bersaglio delle richieste di fare controlli senza averne neanche la competenza. Ci aspettiamo quantomeno una spiegazione visto che nessun componente dell’esecutivo presente oggi nella cabina di regia ha sollevato l’argomento né ha parlato di questa norma di liberalizzazione dell’asporto che si stava pensando di introdurre»,

«A proposito delle notizie di stampa riguardanti la disciplina delle “attività dei servizi di ristorazione” in relazione all’asporto, si precisa che è rimasto il divieto di asporto per le attività dei bar (codice ATECO 56.3) dopo le 18, come per gli altri esercizi commerciali della stessa tipologia. Viene consentito ora l’asporto solo fino alle 22 dalle enoteche o esercizi di commercio al dettaglio di bevande (codice ATECO 47.25). Resta, ovviamente, vietato il consumo sul posto». Lo precisa il Ministero della Salute.

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