Barba e sorriso da copertina
Luciano Vanini alpino perfetto

Castiglione La foto del capogruppo in prima su “l’Alpino” (344mila copie) «Che sorpresa, non me lo aspettavo»

Nelle case delle “penne nere” di tutto il mondo, con “L’Alpino” di gennaio, il mensile ufficiale e “faro” insostituibile del Corpo (forte di una tiratura di 344.278 copie), sono entrati anche il sorriso e la fluente barba bianca di Luciano Vanini, 72 anni, dal 1990 inossidabile capogruppo degli alpini di Castiglione d’Intelvi, figura molto conosciuta e stimata non solo nell’ambiente delle “penne nere”, ma anche sul territorio.

A lui il mensile diretto con piglio deciso da Bruno Fasani ha dedicato la foto di copertina, scattata a metà dicembre a Milano in occasione dell’annuale Messa di Natale, a ricordo degli alpini e dei Caduti in guerra e in pace, una bella tradizione voluta (amano ricordare le “penne nere”) da Peppino Prisco, che partecipò alla Campagna di Russia come tenente della Divisione “Julia”.

Profonda la dedica - più che una didascalia - vergata a corredo della foto: «L’immagine positiva di un vecio alpino ci rimanda al nostro passato, mentre il suo sorriso alla speranza nel nostro futuro». «Un sorriso che vuole essere un messaggio di speranza soprattutto per i giovani. Stiamo vivendo periodi difficili. E spesso un sorriso può rappresentare una medicina importante« sottolinea Luciano Vanini - alpino del gruppo Sondrio (Vipiteno) - mentre posa per “La Provincia” mostrando la copertina de “L’Apino”.

«Una sorpresa? Molto di più - aggiunge -. L’amico Agostino Peduzzi - d’intesa con il presidente sezionale Chicco Gaffuri - mi aveva anticipato che ci sarebbe stata una sorpresa. Mai mi sarei aspettato la prima pagina de “L’Alpino”. Mi ha piacevolmente sorpreso la foto e mi ha colpito in maniera profonda la frase a corredo dell’immagine. Fa un certo effetto entrare dalla porta principale nelle case degli alpini d’Italia e del mondo».

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