Beffa Villa Olmo, un nuovo rinvio

L’ultima promessa: «Si parte lunedì»

Ieri riunione fiume in Comune, ma mancano ancora dei documenti dell’impresa. Domani altro vertice per sbloccare i lavori in ritardo di due anni

Era attesa per la giornata di ieri, con due anni di ritardo sulla tabella di marcia, la fumata bianca per l’avvio del maxi cantiere di Villa Olmo. Ma così non è stato. Una riunione fiume, durata da mezzogiorno fino alla serata - a cui hanno partecipato anche il sindaco Mario Lucini e l’assessore alla Mobilità, parchi e giardini Daniela Gerosa - non è bastata per avere tutte le firme necessarie per consegna del cantiere e, di conseguenza, per l’avvio effettivo dei lavori.

In serata dal Comune è stato diffuso un comunicato che rinvia a domani e a un nuovo incontro. «Per l’avvio dei lavori nel parco di Villa Olmo - si legge - è stata convocata una nuova riunione per venerdì». E in merito al vertice di ieri hanno fatto sapere che «è emersa la necessità di alcune integrazioni di documenti da parte dell’impresa». Un altro rinvio, quindi, anche se da Palazzo Cernezzi arriva una nuova promessa: «Per la giornata di venerdì, all’esito della verifica dei documenti presentati, potrà avvenire la consegna del cantiere e, di conseguenza, potrà essere programmato l’avvio dei lavori per lunedì 6 febbraio».

Per il progetto di recupero di Villa Olmo (parco, orto botanico, edificio e serre) Fondazione Cariplo aveva messo a disposizione del Comune 5 milioni di euro nell’aprile del 2014, preferendolo al campus del San Martino per sostenibilità economica e progettazione avanzata. L’amministrazione aveva ipotizzato di avviare i lavori entro il 2014 in modo da poter completare almeno la parte davanti alla villa per l’Expo di Milano. Prima ritardi negli appalti, poi il ricorso al Tar del secondo gruppo classificato e ancora problemi negli uffici dovuti all’inchiesta sulle paratie sfociata nell’arresto di due dirigenti.

In tutto questo una serie di annunci da parte di sindaco e assessore di immediata partenza del cantiere, poi scontratisi contro la mancanza di documenti. Lo stesso Lucini si era sbilanciato a dicembre dicendo che il cantiere sarebbe partito entro il 30 gennaio, ma anche questa volta la scadenza non è stata rispettata a causa di ulteriori problemi e ritardi.

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