Botte e minacce, due rapinati in città. Arrestato sospettato

Gli agenti della squadra mobile della questura di Como hanno arrestato

un tunisino senza

fissa dimora, ma di fatto domiciliato in città, fermato con l’accusa di rapina aggravata.

Il giovane nordafricano, secondo l’accusa, sarebbe stato protagonista - assieme a due complici che non sono stati però ancora identificati dagli inquirenti - di due differenti aggressioni avvenute in città nei mesi scorsi.

L’uomo, 23 anni: è stato ammanettato dai poliziotti, che hanno proceduto a un fermo di indiziato di reato per rapina aggravata. A riconoscerlo l’ultima vittima, un uomo di 50 anni, malmenato e rapinato in via Milano.

La prima aggressione risale invece al 26 novembre scorso. Anche in quel caso la zona teatro della rapina è quella di via Milano alta e, per la precisione, via Manara, la strada che collega via Milano con viale Giulio Cesare. Vittima un filippino che stava pedalando al buio quando, attorno alle 20 di sera, è stato avvicinato da tre persone che lo hanno strattonato, minacciato e rapinato di soldi e telefono.

Il secondo episodio contestato al giovane nordafricano arrestato è avvenuto il 16 gennaio. Sempre tre persone a colpire un turco di 50 anni, rapinato del telefonino. La vittima ha tentato di seguire gli aggressori, che lo hanno picchiato in modo selvaggio. È stato proprio il cinquantenne turco a fornire ai poliziotti gli elementi utili a fermare il tunisino

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