Brenna, multa e denuncia
nel laboratorio dei cinesi

Blitz del personale Asl, dei vigili e dei carabinieri in un capannone di via Marconi dove venivano prodotti imbottiti. Denunciata la titolare cinese per violazione delle normative igieniche e del lavoro

BRENNA Una multa salata – da 18mila euro – e una denuncia per violazioni delle leggi sul lavoro. E’ il frutto del blitz effettuato giovedì mattina dall’Asl, dai carabinieri e dalla polizia locale intercomunale in un laboratorio di via Marconi 7, dove una ventina di operai cinesi, anche nelle ore serali, producevano imbottiti a pieno ritmo. Nel capannone sono stati ritrovati così tanti manufatti che, secondo una stima approssimativa – basata sulle presenze dichiarate e le ore massime di lavoro consentite – superavano all’incirca del 200% le possibilità reali. Quelle che almeno apparivano, per così dire, sulla carta, dal momento che la metà degli operai era «in nero». Così la titolare dell’attività, una cinese di trent’anni, è stata denunciata per violazione della normativa sul lavoro: su diciotto cinesi, tutti con i documenti personali in regola, dieci di questi non risultavano iscritti nei registri dell’azienda.

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