Brunate, aiuto a chi lavora
I bimbi accuditi da altre mamme

Brunate è stato selezionato dalla Provincia tra i quattro meritevoli di finanziamento nell’ambito di un progetto sulla conciliazione lavoro-famiglia.

A luglio l’assessorato ai servizi sociali, assessore Pietro Biasin, aveva presentato un progetto sviluppato dall’assistente sociale Lorena Valnegri, partecipando così a un bando indetto dalla Consigliera di Parità provinciale.

Secondo classificato

Risultato: tra i quattro progetti selezionati, su 22 partecipanti, c’è quello della piccola Brunate, che ha come obiettivo quello di individuare delle famiglie brunatesi a cui poter affidare temporaneamente nel corso della giornata i bimbi di genitori che lavorano.

Il riconoscimento ai quattro progetti verrà reso pubblico martedì durante la conferenza stampa prevista alle 11.30 a Villa Gallia.

Il progetto che ha raggiunto il primo punteggio è quello presentato dal Consorzio servizi sociali dell’Olgiatese, segue quello di Brunate, a pari merito con Albese con Cassano, quarto quello presentato dal Comune di Erba, quinto il Comune di Como, quindi primo escluso dal finanziamento.

«Cittadini affidabili, famiglie al centro, la forza delle reti» è il titolo del progetto brunatese che sarà sovvenzionato dalla Provincia con 5 mila euro. «Si basa tutto sul principio di sussidiarietà della comunità locale – dice Lorena Valnegri – Brunate è un comune piccolo, ma ricco di grandi cittadini volontari, abbiamo l’associazione Le Vigne, l’oratorio, il banco di solidarietà, nel progetto è coinvolto anche il consultorio Icarus di Como.

Si partirà con serate a tema per sensibilizzare la popolazione sul concetto di genitorialità, e attaccamento mamma-bambino.

Contratti stagionali

Le Vigne porteranno esempi di situazioni di famiglie fragili o di bambini in affidamento perché i genitori lavorano.

La situazione in paese è di mamme che hanno contratti stagionali, molte famiglie sono monogenitoriali, l’obiettivo è quello di creare una rete di vicinato attivo, tornando all’esempio di anni passati, quando la vicina magari ospitava a pranzo i bambini che non potevano essere accuditi nel pomeriggio dalle madri».

Garante e responsabile del nuovo servizio, molto simile a quello delle tagesmutter di area tirolese, saranno i servizi sociali del Comune.

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