Bufera in Comune: Bruni mette la marcia indietro

<Su via Napoleona non c'è chiusura da parte di nessuno>. Cattaneo vicesindaco

I due giorni di riflessione hanno portato il sindaco Stefano Bruni ad innestare la marcia indietro. E lo ha fatto con un comunicato: «Stiamo ragionando sul merito delle questioni. Giorgio Pozzi ha assolutamente ragione, è quanto dicevo io la scorsa settimana. Il mio non era per nulla un ultimatum o il tentativo di troncare il dialogo, avevo semplicemente esortato a ritornare sulla centralità dei problemi». Una settimana fa, appena rientrato da Cuba, Bruni aveva sostanzialmente detto: «Il mio obiettivo è quello di amministrare la città fino alla fine del mandato bene. Se non ci sono le condizioni e se l’amministrazione non funziona è meglio, non per me, ma per la città cambiare. Ho la fortuna di avere una vita professionale abbastanza funzionante e per me fondamentale è quello di non dovermi vergognare girando per la città. E lo faccio se l’amministrazione perde tempo». Si era anche paragonato a Mourinho («Conta solo vincere, non gli schemi») scatenando poi una serie di polemiche in tutta la maggioranza.
Poi nella nota diffusa ieri ha aggiunto: «È un appello che rinnovo oggi. Il confronto politico serve per individuare le soluzioni migliori per il territorio e il cammino per governarle in maniera condivisa, in modo che possano arrivare a compimento nell’interesse di Como. È il caso del tema di via Napoleona su cui il dialogo è serrato, ma rispetto al quale non c’è chiusura da parte di nessuno. Il resto non appassiona i comaschi, il chi sta con chi o contro di chi… Negli incontri quotidiani non rilevo posizioni tanto distanti come si vuole fare apparire, e non siamo affatto in un clima da dentro o fuori».

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