Buoni pasto personalizzati
Stop ai furbetti a Ponte Lambro

Con le vecchie tessere l’evasione era arrivata a 21mila euro. Inoltre il nuovo sistema impedisce discriminazioni sulla base del reddito

Buoni pasto personalizzati con nome e cognome dell’alunno. Dopo aver detto addio tra le polemiche alle tessere ricaricabili, l’amministrazione comunale di Ponte Lambro ha trovato la giusta strada tra tradizione e innovazione.

«Dal primo dicembre - spiega l’assessore ai servizi sociali Maria Teresa Agati - ogni genitore può farsi stampare dal personale del Bar Sport buoni pasto personalizzati, sul tagliando compariranno il nome e il cognome del proprio figlio».

Ogni famiglia, spiega l’assessore, «ha ricevuto un codice personale. I gestori del Bar Sport di via Gerett al Lambro inseriranno questo codice nel proprio terminale e stamperanno buoni personalizzati: il sistema calcolerà la somma dovuta per ogni singolo caso, già scontata per gli utenti che hanno diritto al contributo comunale».

I buoni sono tutti uguali e di uguale colore, «dunque non ci sarà alcuna discriminazione tra chi ha diritto o meno al contributo economico». «Il metodo delle tessere - spiega Agati - aveva comportato un aumento dei debiti verso la Cir Food, l’azienda che si occupa del servizio: nell’anno scolastico 2013-2014 si arrivò a 21.821 euro di pasti non pagati dai genitori».

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