Cantù, l’addio di Buffon allo zio Masocco
«Quando ero piccolo, eri il mio mito»

Le parole commosse del campione juventino: «Ti ricordo forte e generoso»

Gianluigi Buffon, portiere della Juventus e della Nazionale di calcio, ricorda lo zio Dante Masocco ed è accanto alla zia Anna Maria e ai cugini Giorgio, Wolfango e Angelo.

«Ti guardavo con gli occhi ingenui e stupiti del bambino che non riusciva a immaginare come un uomo potesse essere così grande, muscoloso e, al tempo stesso, proporzionato e armonico - dice il portiere -Ogni volta che arrivavi portavi energia, forza, gioia, intelligenza, serietà e voglia di vivere».

Anche se non riuscivano più vedersi spesso come una volta, quella dello zio Dante è una figura che gli è rimasta dentro, scolpita in maniera indelebile. Ed è forse grazie anche a lui, al suo esempio di ex giocatore di pallacanestro nella massima serie a Cantù e nella Nazionale azzurra, che Gigi ha cominciato a muovere i primi passi nel mondo dello sport.

Così è allo zio Dante Masocco, morto venerdì mattina a 79 dopo essere caduto da una scogliera nei pressi di Siracusa, che Buffon rivolge il suo pensiero prima della partenza per la Cina.

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