Cantù, un Ferun sottotono
Le bancarelle? «Calo inatteso»

Gli espositori sono scesi da 200 a 140 in un anno. «Crisi tra gli ambulanti, ma la tradizione non si tocca»

Una fiera di Ferragosto in tono minore rispetto all’anno scorso. Le bancarelle sono diminuite di almeno un terzo. Il dato di 140 è stato confermato durante la fiera dalla Polizia locale. Nel 2017 avevano superato le 200. In passato avevano toccato punte di 264 nel 2012.

«Si tratta di un calo fisiologico rispetto al boom di qualche anno fa – commenta il sindaco
Edgardo Arosio – Sicuramente siamo di fronte alle difficoltà del ricambio generazionale: per cui alzarsi presto alla mattina comporta sacrifici, soprattutto in una delle feste più sentite dell’anno. Poi l’attività degli ambulanti aveva avuto un “boom” negli anni scorsi, ora assistiamo ad una contrazione di questa presenza, anche perché si tratta di un lavoro molto pesante e molto difficile, soprattutto sul piano organizzativo. Mi riprometto di fare un’analisi più approfondita del problema anche con gli uffici comunali competenti. Il mio augurio è che questa tradizione secolare della fiera a Ferragosto non venga meno, perché si tratta di almeno 150 anni di storia, di vita vissuta, di relazioni umane e sociali che non possono andare perdute».

«In questa edizione la gente è stata sicuramente meno del passato, ma anche le bancarelle erano ridotte, con nessuna presenza nelle vie Alberto da Giussano e Andina e soltanto metà in via Cesare Cantù – dice Giovanni Bellasio – titolare del bar Baffo - In queste dimensioni, un calo così vistoso nessuno se lo aspettava».

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