Carugo, a caccia delle bombe
Non ci sono ordigni ma solo brutte sorprese

Carugo, bonifica del terreno a fianco delle Nord per la fogna che collegherà le vie Marconi e Parini. «Troppo ferro nel sottosuolo: spuntano tanti sassi»

Niente bombe a Carugo, ma di materiale ferroso anche troppo e di sorprese negative pure.

Si è svolta ieri pomeriggio la bonifica del terreno laterale ai binari delle Ferrovie Nord dove l’amministrazione intende realizzare la nuova fognatura che collegherà - attraverso un tunnel - la via Marconi alla via Parini. Sul posto, gli addetti della ditta Co.Ve.Smi srl di Ostiglia, in provincia di Mantova, che - secondo quanto disposto dal Genio Militare di Padova - hanno dovuto sondare il terreno dell’area del futuro cantiere per verificare che non ci fossero degli ordigni bellici rimasti inesplosi dalla seconda guerra mondiale.

Le operazioni, però, non sono partite bene: appena è stato utilizzato il metal detector sul prato, la strumentazione ha rilevato molto materiale ferroso nel sottosuolo. «Questo perché ai tempi è stata usata della terra da riporto - ha spiegato Andrea Gabrielli, dipendente della ditta mantovana - in cui erano presenti materiali di risulta, compresi alcuni componenti ferrosi». E quindi si è dovuto procedere scavando in un’area di 10 per 15 metri per oltre un metro e mezzo di profondità in modo da “pescare” il terreno buono: a quel punto sono state fatte 15 trivellazioni sul lato destro (verso Mariano) e 9 su quello sinistro (verso Giussano) per infilare la sonda che comunque ha suonato parecchio.

LEGGETE l’ampio servizio

su LA PROVINCIA di GIOVEDÌ 11 dicembre 2014

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