Casinò, la Procura scava su Villa Mimosa
Sotto inchiesta il fido da 3 milioni di euro

Campione d’Italia La Finanza alla Banca Popolare di Sondrio per acquisire nuovi documenti

L’operazione Villa Mimosa, ovvero la cessione della dimora storica dal Comune alla società che gestisce i tavoli verdi di Campione per realizzare una casa da gioco per clienti cinesi, non era ancora entrata nel vivo ma già la banca concedeva al Casinò un finanziamento di 3 milioni di euro.

Guardia di finanza e Procura hanno acquisito nuovi documenti nell’inchiesta sul rischio di default della casa da gioco campionese. E sotto la lente di magistrati e fiamme gialle è finito il progetto “Dragon Casinò”.

La scorsa settimana i finanzieri si sono presentati presso gli sportelli della banca Popolare di Sondrio, dove hanno chiesto di poter acquisire i documenti relativi un nuovo fido concesso al Casinò, già indebitato per oltre 20 milioni di euro con lo stesso istituto di credito.

La Procura - soprattutto in vista della discussione, il prossimo mese di marzo, dell’istanza di fallimento del Casinò - vuole ricostruire il giro di denaro avvenuto lo scorso dicembre che ha, di fatto, aggravato l’esposizione debitoria della società di gestione di tavoli verdi e slot con vista sul lago di Lugano nei confronti della banca, principale creditrice del Casinò assieme al Comune.

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