Caso Pennestrì, il funzionario
«Tangenti, ho denunciato io»

Parla Guido Cartaino , ex capo area dei verificatori delle imprese di medie dimensioni all’Agenzia delle entrate di Como

«In tredici anni di lavoro all’interno dell’Agenzia delle entrate non ho mai visto una situazione di corruttela così manifesta come quella che mi è toccato vivere nel corso dell’ultimo anno e mezzo a Como. Anche per la disinvoltura dei protagonisti e la sfrontatezza mostrata nel perseguire obiettivi illeciti di monetizzazione personale».

Guido Cartaino, 42 anni, ex capo area dei verificatori delle imprese di medie dimensioni dell’Agenzia di viale Cavallotti, è l’uomo che con la sua coraggiosa denuncia ha dato il via alla cosiddetta “tangentopoli del fisco”, l’inchiesta che ha sollevato il coperchio sul sistema che ha permesso a molte aziende di ottenere indebiti sconti sugli accertamenti fiscali in cambio di mazzette per il direttore Roberto Leoni. Il 29 aprile ha lasciato l’Agenzia, e ora si è trasferito a Torino, dove lavora per Coldiretti Piemonte come responsabile fiscale.

L’intervista esclusiva sulle edizioni cartacea e digitale de La Provincia

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