Che code sul viadotto dei Lavatoi
Ma per i vigili «le barriere vanno bene»

La chicane per impedire l’accesso ai camion causa rallentamenti soprattutto in via Oltrecolle. Il comandante Ghezzo: «Posizione corretta, non ci saranno modifiche»

Code, lunghissime code, inevitabili code quotidiane al viadotto dei Lavatoi. Da 17 giorni, da quando cioè il viadotto del lavatoi è stato riaperto al traffico, l’accesso al ponte è lento e intralcia il traffico, specie la mattina e il tardo pomeriggio. Una fila che procede molto piano verso Como, con le barriere in cemento a costringere le auto a rallentare, bloccando lo scorrimento della colonna. Le vetture, infatti, sono costrette a una sorta di gimkana, rallentando per riuscire a infilarsi nei new jersey disposti a scacchiera.

Questo tipo di posizionamento rallenta il traffico, in particolare per chi scende da via Oltrecolle.

Non si potrebbe, si chiedono in molti, spostare di poco le transenne così da evitare lo zig zag e incrementare la fluidità e lo scorrimento? È obbligatorio il posizionamento a scacchiera? A questo, risponde il comandante della Polizia locale Donatello Ghezzo. «Non c’è una norma – spiega– che disciplini in che modo vadano collocati i new jersey cui noi abbiamo fatto ricorso. Il loro posizionamento è frutto, però, di una valutazione compiuta dai tecnici del settore strade: così messi, consentono il transito ai veicoli fino alle 7.5 tonnellate e, al contempo, riescono a impedire l’accesso a quelli superiori».

L’approfondimento su La Provincia in edicola venerdì 28 settembre

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