Ciellini alla riscossa
Bruni, birre e ultimatum

In 200 al maxi raduno di via Paoli per sanare i contrasti con i liberal
Forza Italia cerca equilibrio. Il sindaco: «Assessori tutti in discussione»

Forza Italia cerca l’unità. La parola d’ordine è sanare le divergenze tra liberal e ciellini. Solo così il sindaco Stefano Bruni potrà continuare ad amministrare la città fino alla fine del mandato. Non è un caso se ieri, al raduno dei ciellini, accorsi in duecento nella sala conferenze del Birrificio di via Paoli, è stato invitato anche Giorgio Pozzi, commissario provinciale dei forzisti nonché punto di riferimento dei liberal lariani. «Non ho dubbi che Bruni svolgerà il mandato fino alla fine - ha detto Pozzi dal palco - e avrà il mio massimo sostegno». Il commissario ha così, almeno a parole, dato un chiaro segnale di volere superare l’impasse che ha gettato l’amministrazione nell’ingovernabilità. L’ultima riprova, in senso cronologico, di questa ingovernabilità si è avuta nel consiglio comunale di giovedì, quando poco prima di votare la fusione tra Acsm e Agam (le due multiutility di Como e Monza) alla maggioranza è mancato il numero legale a causa dell’assenza di 6 consiglieri, dei quali 2 di Forza Italia.
Nel giorno della riscossa dei filo-bruniani, chiamati a raccolta per darsi forza e stimolarsi a vicenda, il personaggio di punta doveva essere Giancarlo Abelli, vice coordinatore nazionale di Forza Italia. Così il meeting comasco avrebbe rappresentato la risposta locale al grande convegno dei Circoli del Buongoverno che si è appena svolto a  Montecatini Terme. Ma al posto di Abelli è venuto Mario Mauro, vice presidente del parlamento europeo.

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