Claudia Koll alle “Primavere”
«La preghiera sconfigge il male»

Folla al teatro Sociale per l’attrice che ha raccontato la sua conversione.

«Il peccato è come un chiodo. Dio lo può togliere»

Una vera folla ha gremito platea e palchi del teatro Sociale di Como, per il terzo appuntamento con le Primavere di Como.

A parte sottolineare l’andamento più che positivo del ciclo di incontri organizzato da La Provincia, (con il completo successo anche del primo momento delle Primavere pop, al Natta Cafè, ospite il filosofo Silvano Petrosino) va segnalato che davvero in tanti si sono radunati per la serata a maggiore contenuto spirituale di tutto il ciclo, quella con Claudia Koll e l’impegnativo titolo “Non temete lo scandalo della fede”.

Il reading teatrale

Tutto è iniziato con un reading teatrale di circa un’ora, durante il quale Koll ha recitato pagine di mistiche di epoche diverse: da Gabrielle Bossis a Beata Maria di Gesù Crocifisso, religiosa della Terra Santa, fino a Santa Faustina Kowalska (da Koll poi definita la più importante per lei) per chiudere poi con la vibrante declamazione di un passo da Santa Teresina di Lisieux.

Dopo il momento teatrale, si è svolta la parte più importante ed emozionante della serata. Dialogando con il direttore della Provincia, Diego Minonzio, Claudia Koll ha raccontato, in modo molto spontaneo e quasi disarmante la sua “conversione”, il suo ritorno alla fede cattolica dopo una fase di allontanamento, coincisa con la sua adolescenza, la ricerca del successo, e una concezione molto materialistica della vita.

Claudia Koll ha raccontato anche momenti drammatici di confronto con il male, vinti con l’aiuto del Crocifisso e della fede.

«Il peccato – ha detto – è come un chiodo. Dio lo può togliere, se noi vogliamo, ma poi resta la piaga e ci vuole molto, molto tempo per poterla guarire».

Leggi il servizio completo ne La Provincia di mercoledì 16 aprile

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