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Banda di truffatori nei guai

Compravano auto con assegni a vuoto, smascherati dalla Polstrada

Acquistavano auto di lusso pagandole con assegni scoperti o fingendo di avere effettuato bonifici mai eseguiti, poi sparivano dalla circolazione e - prima che il venditore si accorgesse di essere stato gabbato - avevano già organizzato tre ulteriori passaggi di proprietà, facendo di fatto sparire qualunque traccia della macchina.
Il nucleo investigativo della polizia stradale di Como ha denunciato tre persone, due residenti nel Milanese e uno nella provincia di Varese, per avere così raggirato almeno due autoconcessionarie del capoluogo lariano, i cui titolari - convinti di avere rispettivamente venduto una Porsche «Cayman» da 72.300 euro e una Audi «S3» del valore di 42.500 - si sono invece ritrovati un venerdì pomeriggio con un pezzo di carta senza valore per le mani.
L’indagine prende il via nel maggio scorso quando i venditori delle due auto sporgono denuncia in questura dopo avere scoperto di essere stati raggirati. Entrambi ricostruiscono più o meno lo stesso copione: potenziale acquirente distinto e insospettabile che li contatta per l’acquisto di una macchina di valore medio-alto. Due, tre incontri, quindi il contratto e l’intestazione del veicolo seguito dal pagamento, sempre di venerdì pomeriggio e con le banche ormai prossime alla chiusura in modo da scongiurare il rischio di verifiche dirette sulla genuinità di titoli di credito e bonifici.

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