Como, caldo incubo: 36°
L’allarme dell’esperto
«Cambia il paesaggio»

È tornato il supercaldo e fino a domenica non ci sarà scampo. Anzi se ieri abbiamo sofferto oggi e domani sarà anche peggio con temperature massime intorno ai 36 gradi e minime che non scenderanno sotto i 20 gradi

È tornato il supercaldo e fino a domenica non ci sarà scampo. Anzi se ieri abbiamo sofferto oggi e domani sarà anche peggio con temperature massime intorno ai 36 gradi e minime che non scenderanno sotto i 20 gradi.

Intanto si guarda ai prossimi mesi. Di sicuro in campo meteorologico non c’è niente, ma la probabilità che Como venga coperta di piogge intense, abbondanti e localizzate il prossimo autunno è piuttosto elevata secondo il meteorologo Gianluca Bertoni, perché i presupposti ci sono tutti. «I mari sono molto caldi e l’umidità resterà elevata - spiega - le correnti miti di Scirocco che provengono dai mari si caricheranno prima di arrivare a scaricarsi sulle Prealpi come avviene di solito nel periodo autunnale».

Non si può prevedere se mai quanto saranno estese le precipitazioni e sopra a quali località si riverseranno. Certo è che, secondo Bertoni, le condizioni climatiche così diverse rispetto alla norma stagionale storica di Como hanno iniziato a modificare il paesaggio. Intanto il caldo intenso, la concentrazione di ozono sopra la soglia di attenzione ancora ieri, l’irraggiamento classificato a livello massimo della scala di Arpa, ha bruciato la vegetazione più delicata e quella su fondo roccioso. I giardini a lago sono una distesa color fieno, le foglie delle piante sono ingiallite, la Pedemontana sembra passare in mezzo alla steppa.

E poi c’è il lago. È così basso che lungo le sponde spuntano spiaggette di sassi e sabbia, ma soprattutto il caldo peggiorando la qualità delle acque e ha contribuito al ritorno del Lario in uno stato di eutrofia, vale a dire di bassa ossigenazione, che rischia di modificare anche la composizione della fauna ittica a danno delle specie autoctone.

© RIPRODUZIONE RISERVATA