Como, denunciato dalla ex
«Ma non l’ho maltrattata»

Ex finanziere rinviato a giudizio nega: proverò la mia innocenza

Como

Una patologia per la quale sarebbe bastata una “carezza” a far insorgere ematomi, una raffica di sms dal tono decisamente “affettuoso” spediti fino a pochissimi giorni prima dell’interruzione del rapporto di convivenza, la sensazione di trovarsi di fronte a una denuncia che sa di ripicca.

È quanto sostiene la difesa dell’ex finanziere ausiliario di 36 anni, residente a Sagnino, rinviato la scorsa settimana a giudizio per una serie di reati asseritamente commessi nel 2011, all’epoca di una complicata convivenza con una donna che, terminato il loro rapporto, lo querelò per violenze, lesioni, minacce, salvo poi essere costretta, secondo la Procura, a intraprendere un lungo e articolato percorso di recupero psicologico.

Le accuse hanno indotto il giudice delle udienze preliminari preliminare a rinviare a giudizio, fissando la prima udienza dibattimentale per il mese di marzo del 2015 e, secondo l’avvocato difensore già la scelta di rinunciare ai riti alternativi e ai vantaggi che ne derivano per l’imputato (su tutti un cospicuo sconto di pena) basterebbe a spiegare il convincimento del suo assistito, deciso a provare in aula la sua totale estraneità alle contestazioni.

Che, sempre secondo la difesa, sarebbero confluite in quella denuncia querela quasi come un fulmine a ciel sereno.

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