Como, «Dopo il trapianto
noi ancora più forti»

Racconti speciali, grande messaggio di speranza Chi fa sollevamento pesi e ciclismo, fino all’artista

Como

Quarant’anni dell’associazione Aido a Como, nata per ridare una speranza a chi è in attesa di trapianto. Il 29 giugno ricorre l’importante anniversario della onlus con sede in via Napoleona, forte di 15.900 iscritti (sono 350mila gli iscritti in Lombardia), «tanti - commenta il presidente, Mario Bosco - quanti ne conta la regione Basilicata, Molise o Campania. Ogni anno, inoltre, il loro numero cresce dell’1%, sintomo che è sempre necessario fare informazione. Tenuto conto - sottolinea - che la crisi ha indotto molte persone a non preoccuparsi del prossimo». Inoltre, «abbiamo 7 gruppi comunali - aggiunge - che si dedicano a fare informazione locale e che coprono il 50% del territorio. Mi auguro che il loro numero possa crescere per apportare benefici a sempre più persone».

Gli ultimi dati, presentati in assemblea e aggiornati al 25 aprile 2013, parlano di 8.843 pazienti in Italia in attesa di un trapianto, così suddivisi: 6.612 per un rene, 961 per un fegato, 696 per un cuore, 193 per un pancreas e 381 per un polmone. «Vi è, poi, la possibilità di donare le cornee - precisa Bosco - le quali vengono raccolte presso la “banca degli occhi” dell’ospedale San Gerardo di Monza dal momento che, a differenza degli altri organi, non necessitano d’essere impiantati immediatamente nel corpo del ricevente».

I racconti dei comaschi

Oltre ai numeri, ci sono le storie dei comaschi. Chi fa sollevamento pesi e ciclismo e chi l’artista Dopo il trapianto sono diventati ancora più forti insomma.

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