Como, gioca due euro
e vince due milioni

La fortuna bussa alla tabaccheria di Muggiò: indovina i cinque numeri alla lotteria. «Dopo l’abbonamento settimanale ha puntato di nuovo, così ha raddoppiato la vincita»

Vincita milionaria in città: una giocata di due euro, nella tabaccheria che divide lo spazio con la nota pasticceria Fuin, a Muggiò, ha fruttato due milioni di euro. Ancora non si sa chi siano i fortunati. O il fortunato. La conferma è arrivata da Lorenzo Verga, che gestisce il locale insieme al fratello Paolo.

I fratelli Verga hanno saputo della vincita nella loro tabaccheria da un ispettore della Lottomatica. «Dopo che ci è stata comunicata la notizia - ha spiegato Lorenzo Verga - abbiamo chiamato a Roma, dove ci è stata confermata la vincita di due milioni di euro». O meglio, le vincite. Ognuna da un milione di euro, con due distinte giocate.

Nel tabacchino si ipotizza però che non ci siano due fortunati, ma un unico vincitore. Che, forse per un errore, ha giocato due volte gli stessi numeri, proprio i cinque numeri usciti nell’estrazione di domenica del “MillionDay”. «Un cliente - ha ricordato Verga - aveva giocato cinque numeri in abbonamento per tutta la settimana». Poi, proprio domenica, sembra sia tornato per rigiocare la stessa cinquina. «Le estrazioni sono ogni sera - ha proseguito Verga - e si può giocare anche la domenica, che però era già coperta dall’abbonamento della settimana». Forse il cliente voleva solo “rinnovare” l’abbonamento (il lunedì la tabaccheria è chiusa). Ma, ovviamente, chi sta dietro il bancone non può ricordare ogni singola persona che entra nel locale.

Così è stata fatta una seconda giocata da un euro, con gli stessi numeri, solo per la serata di domenica. Una seconda giocata che si è aggiunta a quella dell’abbonamento, ancora attivo.

Il caso ha voluto che, proprio domenica sera, uscissero quei cinque numeri giocati nella tabaccheria dei fratelli. «Credo che il vincitore sia un’unica persona - ha ribadito Verga - che ha prima fatto l’abbonamento, e poi è tornato domenica». Il gestore del locale, comunque, assicura di non ricordare chi possa essere il “milionario”. (Alessandra Loche)

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