Como, la rissa in discoteca
«Ubriachi, ma non bevono qui»

Parlano i ragazzi che frequentano il Made: «Per qualcuno è un posto per mettersi in mostra». I titolari: «Alcol vietato ai minori»

È un autentico fenomeno il “Made club”, la discoteca diventata il “tempio” di una generazione di giovanissimi comaschi, il ritrovo in cui lo scorso sabato si sono contate denunce, sospensioni di patente per guida in stato di ebbrezza, una rissa e il pienone assoluto, per l’esibizione live del rapper Gué Pequeno.

I responsaibli del locale ribadiscono: «Non somministriamo alcol ai minori. Se bevono, lo fanno altrove».

A due giorni dalla sbornia collettiva sono gli stessi giovani frequentatori del locale a spiegare, o quantomeno a provarci, il segreto del fenomeno: «È una discoteca dove è facile rimorchiare. Si cerca di essere provocanti, seducenti e spesso i ragazzi fanno mostra di se gareggiando gli uni con gli altri».

Il titolare Riccardo Cecconello: Abbiamo un sistema di drink card, all’ingresso chiediamo a tutti la carta di identità e sul dorso della mano dei minorenni poniamo un timbro indelebile con scritto “no alcool”. E’ difficile stabilire se i ragazzi arrivano già “carichi” prima o se bevono dopo.

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