Como: «Napoleona,
alzate il limite a 70». Vota il sondaggio

Polemica sull’annunciata installazione dei sistemi (quasi) fissi di rilevamento della velocità. Il deputato Aleesio Butti: «Attenti a non passare per quelli che vogliono fare cassa». L’assessore: «L’obiettivo? La sicurezza»

Non non sono ancora state installate le colonnine arancioni con lo scopo di ridurre la velocità in Napoleona, ma fanno già discutere. Il deputato Alessio Butti (Fratelli d’Italia) interviene chiedendo che prima di mettere l’autovelox (che sarebbe in ogni caso funzionante solo con la presenza di una pattuglia della polizia locale e, quindi, non in modo continuativo) si alzi il limite di velocità e invita il Comune ad attivarsi poiché è necessaria una modifica al codice della strada. «È giusto che il Comune di Como intervenga per garantire sicurezza - dice il parlamentare - ma percorrere strade di quel tipo a 50km orari è quasi impossibile».

E ancora: «È in discussione alla Camera la riforma del codice della strada e sarebbe intelligente se il Comune di Como (insieme a molti altri che hanno sul proprio territorio un’arteria del genere, quindi coinvolgendo Anci) chiedesse di derogare almeno di 10, se non 20 chilometri. È a tutti evidente la caratteristica di via Napoleona. Non chiedo tanto, ma almeno un tentativo. Per evitare di dare la sensazione di voler fare cassa, obiettivo che so non essere del Comune di Como».

Dal canto suo l’assessore Vincenzo Bella risponde dicendo: «Confermo che non è intenzione del Comune fare cassa, ma interesse del Comune è quello di garantire sicurezza strada. Oggi le regole del codice strada e poi le classificazioni che sono date dalle norme di pianificazione dicono che su quella strada il limite è di 50 chilometri orari».

Non chiude, però, la porta a possibili modifiche.

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