Como, terra di sportivi
Ma impianti a pezzi

Dal palazzetto alla piscina: mancano i soldi per intervenire. Como indietro nel report de “Il Sole 24Ore” nonostante gli atleti in crescita

Como è terra di campioni dello sport, di titoli e medaglie (da Anna Cappellini a Gianluca Zambrotta, passando per i calci al pallone a San Bartolomeo di Gigi Meroni e arrivando a Daniele Gilardoni e Giuseppe Sinigaglia, ma anche da Antonio Spallino ad Arianna Errigo nella scherma), ma gli impianti sportivi sono in condizioni tutt’altro che buone.

Lo ha ammesso più volte, l’ultima recentemente lo stesso sindaco Mario Lucini: «Mi dispiace molto, ma servono tanti soldi tutti insieme vista l’entità del problema. E noi non li abbiamo. È decisivo l’intervento di capitali privati. Se arriveranno, qui troveranno la porta aperta».

Como, secondo una ricerca del quotidiano economico Il Sole 24 Ore si piazza alla posizione numero 44 in Italia per indice di sportività (società sportive, tesserati, classifiche, risultati). Meglio gli sport individuali rispetto a quelli di squadra.

Capitali privati o bandi regionali sono l’unica chance per il palazzetto dello sport di Muggiò, chiuso da quasi due anni. Per sistemarlo le stime di Palazzo Cernezzi parlano di 3,5 milioni di euro. «La strada della ristrutturazione - conferma l’assessore allo Sport Luigi Cavadini - non è più perseguibile poiché i costi sarebbero superiori rispetto a una riedificazione. Stiamo proseguendo a piccoli passi, ma dobbiamo necessariamente avere proposte da associazioni sportive o agenti esterni». La situazione dei bilanci comunali è talmente critica, che il Comune di Como non ha nemmeno i soldi per demolirlo. E nessuno può prevedere per quanti anni ancora resterà nelle condizioni attuali.

Qualcosa si sta muovendo, sempre a Muggiò, per la piscina. Se è vero che per sistemarla radicalmente le stime del Comune sono di un intervento da 3,5 milioni di euro, sono attualmente in corso i lavori di Fin e amministrazione per poter rispettare le normative per la sicurezza. Funzionano, invece, Casate e piscina Sinigaglia (attualmente chiusa per la consueta manutenzione).

Lo stadio Sinigaglia sarà oggetto dei lavori nelle prossime settimane per gli adeguamenti necessari per ospitare le gare di serie B (su tutti i tornelli agli ingressi), ma per interventi straordinari quest’estate non è la volta buona. La copertura della tribuna, ad esempio, è stata nuovamente rimandata al prossimo anno.

È lunga anche la lista dei lavori che sarebbero necessari nelle palestre. Solo per fare degli esempi servirebbe un milione di euro per la palestra di via Partigiani, 100mila per quella di via Giulini (problemi per il rispetto della normativa antincendio che per essere superate richiedono la certificazione settimanale da parte del sindaco).

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