Contrordine, non si spara ai lupi
Ma i dubbi restano: «Che errore»

Fa discutere la mozione approvata dalla Regione con il voto trasversale dei partiti

Alla fine è stato il ministero dell’Ambiente a disinnescare una miccia che rischiava di provocare una deflagrazione su scala nazionale, annunciando - poco dopo mezzogiorno - il rinvio del voto sul “Piano Lupo” alla conferenza Stato-Regioni, programmata a Roma per oggi.

Piano - enunciato in 22 punti programmatici - che prevede anche la possibilità di «abbattere un numero di animali fino al 5% della popolazione complessiva in Italia».

Questo ieri, mentre martedì sera il Consiglio regionale ha approvato una mozione urgente, proposta dal Movimento Cinque Stelle e appoggiata anche da parte della maggioranza, che chiede al presidente Roberto Maroni «di esprimere contrarietà sulla possibilità di deroghe al divieto di rimozione dei lupi dall’ambiente naturale in merito al Piano nazionale di conservazione e gestione del lupo in Italia».

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