Cronaca
Mercoledì 22 Ottobre 2008
Coop in servizio al Valduce
nei guai per il racket dei funerali
L’ospedale rassicura: «Indagheremo, ma qui non risulta alcun abuso»
«Il racket del caro estinto? Difficile che prenda piede in un piccolo ospedale come il nostro. Ad ogni modo controlleremo il corretto operato dell’azienda che ha in appalto i servizi della nostra camera mortuaria». Ezio Goggi, il direttore sanitario del Valduce, è genuinamente sorpreso dalla notizia rimbalzata da Milano sull’arresto, nell’ambito di una maxi inchiesta sul racket del caro estinto, del legale rappresentate della cooperativa che ha in appalto i servizi della camera mortuaria dell’ospedale di via Dante.
Riccardo D’Antoni, 38 anni, è uno degli impresari finiti nei guai con l’accusa di aver messo in piedi un vero e proprio cartello per gestire il business dei funerali a Milano. Presidente del consiglio di amministrazione del «Gruppo Varesina Sofam srl», D’Antoni è anche il liquidatore della cooperativa Kronos che, da anni, ha in gestione i servizi di «sanificazione, pulizia e gestione delle camere mortuarie» all’ospedale Fatebenefratelli di Erba e al Valduce di Como. E se dal Fatebenefratelli i vertici - tra i quali il priore e il direttore sanitario, Enrico Cabrini - si sono arroccati dietro un ferreo silenzio, da via Dante il dottor Goggi sceglie di non nascondersi. E conferma: «In effetti la Kronos è la ditta che ha in gestione i servizi della nostra camera mortuaria - spiega il direttore sanitario del Valduce - Devo dire che da un punto di vista sanitario non abbiamo mai avuto alcun problema. Anzi: la loro presenza, per molti versi, ha risolto anche disguidi che invece prima eravamo costretti a registrare. Le persone mandate qua, per quanto abbiamo potuto verificare, hanno operato sempre bene e ci hanno sgravato di un peso gestionale non indifferenti».
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