Donna uccisa a Mozzate
Arrestato anche un minorenne

Avrebbe accompagnato il fornaio albanese considerato il responsabile dell’omicidio di Lidia Nusdorfi e lo avrebbe aiutato ad ammazzare l’ex della donna

Nuovo arresto per l’omicidio di Silvio Mannina avvenuto a Rimini lo scorso 28 febbraio: è stato fermato in Francia un 17enne albanese, ricercato dai carabinieri di Rimini per concorso in omicidio, occultamento di cadavere, rapina e violenza privata.

Intanto è stata restituita alla famiglia la salma di Silvio Mannina, ucciso da Dritan Demiraj, fornaio albanese di 29 anni, in carcere anche per aver assassinato l’ex compagna Lidia Nusdorfi, il primo marzo alla stazione di Mozzate. Il corpo di Mannina era stato poi ritrovato il 24 aprile in un acquitrino nei pressi del lago Azzurro a Santarcangelo.

Per l’omicidio del 30enne milanese sono in carcere Demiraj, la sua attuale fidanzata, Monica Sanchi, 35enne riccionese, lo zio dell’albanese, Sadik Dine, pescatore di 60 anni residente a Rimini, e ora anche il minorenne albanese.

Secondo i carabinieri Mannina fu attirato a Rimini dalla Sanchi con la promessa di un incontro sessuale. Una volta in casa di Demiraj, Mannina venne ammanettato, e mentre lo zio dell’albanese lo tratteneva, bloccandolo alle caviglie e la Sanchi lo immobilizzava con le manette, il fornaio e il minorenne lo strangolarono usando un filo elettrico. Mannina sarebbe anche stato torturato prima di morire. Secondo gli inquirenti, il 17enne avrebbe accompagnato Demiraj e la Sanchi a Mozzate per l’omicidio Nusdorfi.

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